Il trattamento del Piede piatto

Non esiste un trattamento accettato unanimemente per il trattamento del piede piatto.
Salvo casi particolari nei primi anni di vita non vengono presi particolari provvedimenti che rischierebbero di interferire con la normale maturazione del piede.
Dopo i 6 anni di età si può considerare il trattamento con plantari anche se non esistono sicure prove sulla reale efficacia correttiva dei plantari; probabilmente quelli con maggiore efficacia sono i plantari avvolgenti al tallone che mantengono la posizione di correzione del calcagno riducendo il valgismo.
L’indicazione chirurgica viene posta in genere dopo gli 8-10 anni in presenza di piedi pronati che non dimostrano miglioramento e che presentano alterazioni funzionali importanti (in particolare il persistere della pronazione nella fase propulsiva del passo).
In questi casi l’intervento di elezione è la correzione con endortesi; l’intervento consiste nell’inserimento nel piede di un dispositivo simile ad una vite che ha lo scopo di limitare l’eccessiva pronazione e di mantenere il calcagno in una posizione verticale.
L’intervento da i migliori risultati quando il piede è ancora in crescita in modo che le ossa e le strutture molli si adattino alla nuova situazione.
Oltre al posizionamento dell’endortesi può essere necessario aggiungere l’allungamento chirurgico del tendine di Achille che viene effettuato con piccole incisioni posteriori o la ritensione dei legamenti della parte interna del piede che col tempo perdono la loro normale tensione.
Se l’intervento è limitato al posizionamento dell’endortesi non viene effettuata immobilizzazione di sorta ed il paziente può deambulare quasi subito aiutandosi con stampelle; se vengono associati anche gli altri tempi chirurgici viene confezionato un gambaletto senza carico mantenuto per 4 settimane.
Esistono differenti tipi di endortesi, endo ed esosenotarsiche, in materiali metallici o riassorbibili; normalmente utilizziamo endortesi esostenotarsiche in titanio.

Possibili complicanze dell’intervento del Piede piatto

Complicanze generiche: infezioni , sindromi algodistrofiche, ematomi, lesione di rami nervosi superficiali, etc.

Complicanze specifiche principali (incidenza in circa il 5% dei casi):

  • sindromi dolorose locali da intolleranza all’endortesi ; normalmente si risolvono spontaneamente nel tempo o con la rimozione dell’endortesi
  • rottura dell’endortesi
  • mobilizzazione dell’endortesi
  • ipo o ipercorrezioni
  • rottura del tendine di Achille (in caso di allungamento)

Normalmente si consiglia la rimozione dell’endortesi dopo 2-3 anni dall’impianto