Che cos’è l’arteropatia degli arti inferiori?

La malattia aterosclerotica delle arterie degli arti inferiori è caratterizzata dalla formazione di depositi (placche) che inizialmente riducono (stenosi) il lume arterioso fino ad arrivare alla sua occlusione, con conseguente riduzione o arresto del flusso sanguigno nel distretto interessato. I pazienti maggiormente colpiti da questa malattia sono i diabetici, i fumatori, gli ipercolesterolemici.
L’evoluzione della malattia in genere è lenta ed inizialmente determina dolore agli arti inferiori solo sotto sforzo (claudicatio intermittens), mentre negli stadi avanzati il dolore è presente anche a riposo e nell’ultimo stadio compaiono lesioni necrotiche e gangrena. La malattia è la causa più frequente di amputazione degli arti inferiori.

 

Il trattamento

Il trattamento negli stadi iniziali è prevalentemente medico, mentre quando il dolore durante il cammino compare dopo poche decine di metri o addirittura a riposo è indicato un trattamento endovascolare o chirurgico.
Fondamentale per una corretta indicazione chirurgica una adeguata diagnosi effettuata in primis con l’ecocolordoppler, che è in grado di fornire le principali caratteristiche morfologiche ed emodinamiche della malattia. A completamento diagnostico possono essere di aiuto l’angio-TC, l’angio-RM o l’arteriografia.
A seconda della sede e della lunghezza delle placche aterosclerotiche si valuterà l’opzione endovascolare (angioplastica con o senza stent) o la soluzione chirurgica mediante by-pass. Il by-pass permette di saltare come un ponte il segmento arterioso ostruito.
Nel nostro centro effettuiamo entrambi i tipi di trattamento sia endovascolare e sia chirurgico ed inoltre possiamo praticare entrambi gli interventi in modo combinato (ibrido).
Per le caratteristiche e l’evolutività, a volte particolarmente aggressiva, della malattia aterosclerotica degli arti inferiori purtroppo sono necessari ripetuti interventi e non sempre si riesce ad evitare l’amputazione.