Le persone colpite da iperventilazione soffrono una forte fame d’aria che le porta a respirare sempre più velocemente nel tentativo di colmare la sensazione di mancanza d’aria. Questo fenomeno causa una riduzione di anidride carbonica nel sangue.

I soggetti in iperventilazione spesso si fanno prendere dal panico e respirano ancora più affannosamente; la percezione di una fatica nella respirazione alimenta la tensione e incrementa il panico, creando una sorta di circolo vizioso.

L’iperventilazione è caratteristica di momenti di forte stress o panico.

 

Quali sono i sintomi associati all'iperventilazione?

Un respiro corto, veloce e affannoso caratterizza l'iperventilazione. In un secondo momento possono aversi anche stordimento e formicolio, soprattutto al viso e alle mani.

 

Cosa fare in caso di iperventilazione?

Far respirare il paziente all'interno di un sacchetto di carta dovrebbe ridurre il quantitativo di ossigeno introdotto nei polmoni a favore dell’anidride carbonica, con successivo rilassamento muscolare. È consigliabile alternare un minuto di respiro nel sacchetto e uno senza. Se non è possibile reperire un sacchetto di carta, si può respirare con una sola narice, tenendo chiusa l'altra narice e la bocca. Se entro dieci minuti la situazione non è tornata alla normalità, è bene chiamare i soccorsi.

 

Cosa non fare in caso di iperventilazione?

Non utilizzare un sacchetto di plastica per il recupero della normale respirazione, potrebbe aderire alla bocca o alle narici e creare soffocamento.

 

 

Disclaimer: le informazioni contenute in quest'articolo non sostituiscono in alcun modo l'intervento o le indicazioni degli operatori di primo soccorso e forniscono solo semplici suggerimenti per tenere sotto controllo la situazione nell'attesa dei soccorsi.