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Una giornata speciale per i pazienti e il personale della Clinica Cellini che questa mattina hanno ricevuto la visita pastorale dell’Arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia. Si è trattato di un lungo e intenso incontro, concluso con il momento di preghiera nella cappella della Clinica che ha fatto seguito alla visita nei reparti di degenza e, prima ancora, al benvenuto pronunciato nella grande sala che dà accesso al poliambulatorio.

 

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A presentare la Cellini all’Arcivescovo di Torino sono stati il Presidente Enrico Marenco di Moriondo e l’amministratore delegato, Fabio Marchi, il quale ha richiamato i valori fondanti del Gruppo Humanitas: “Lavoriamo per migliorare la vita dei nostri pazienti, cercando di offrire loro le cure e l’assistenza migliori”. Un concetto che monsignor Nosiglia ha raccolto e ampliato parlando alle decine di medici e infermieri presenti: “Oggi si ragiona sempre in termini di funzionalità – ha detto l’Arcivescovo – e talvolta ci si dimentica che la cosa più importante rimane sempre l’attenzione verso le persone. Chi sta male, in particolare, vede dappertutto tenebre e ha perciò bisogno di essere preso in cura, in carico e sostenuto anche psicologicamente”.

 

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Proprio la parola “Humanitas” ha poi suggerito a monsignor Nosiglia altre riflessioni sull’importanza della cura: “Il calore umano è alla base di tutto – ha ricordato -. Anche chi lavora all’interno di una struttura bella e accogliente come questa deve essere sempre sostenuto e aiutato. Non si può portare serenità se non si è sereni. Il gioco di squadra fa la differenza, nella vita e, a maggior ragione, in un ospedale come il vostro”.

 

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L’Arcivescovo ha infine chiuso con un richiamo a alla coscienza etica: “È lei che misura i valori, non i numeri o le prestazioni. In tempi di crisi tanto drammatici non dobbiamo mai dimenticarlo”. Parole accolte con gran favore dal personale medico e infermieristico della Clinica Cellini che, guidato dal Direttore generale, Paolo Berno e dal Direttore sanitario, dottoressa Renata Ranieri, ha in seguito accompagnato l’ospite all’interno dei reparti di Urologia, Ortopedia, Cardiologia e Terapia intensiva, dove monsignor Nosiglia s’è a più riprese intrattenuto con alcuni pazienti e con i loro parenti.

 

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