Ne hanno parlato a “Martedì Salute” la dottoressa Elena Boero, il dottor Lorenzo Galli e il dottor Marco Jacobbi, oculisti di Humanitas Cellini e Centro medico San Luca: «Occorre ascoltare la propria vista e non aver mai paura di andare dallo specialista»

Oculisti di Humanitas Cellini protagonisti del “Martedì Salute” che lo scorso 6 novembre ha richiamato un pubblico folto e interessato alla conferenza dal titolo “I nostri occhi: come proteggerli, a tutte le età” che si è svolta alla GAM – Galleria d’arte moderna di Torino. Cataratta, gluacoma e maculopatie sono stati i temi dell’incontro esposti rispettivamente dalla dottoressa Elena Boero, dal dottor Lorenzo Galli e dal dottor Marco Jacobbi, tutti oculisti di Humanitas Cellini e Centro medico San Luca.

Ricordando come la cataratta sia oggi la prima causa di cecità nonché l’intervento chirurgico più effettuato al mondo, la dottoressa Elena Boero ha concordato con chi definisce la cataratta una malattia d’usura: «Si tratta di un’opacizzazione del cristallino dovuta a processi di ossidazione legati principalmente al passare del tempo e quindi all’età», ha detto. Cosa è cambiato nel trattamento della cataratta negli ultimi anni? «Grazie all’avvento di cristallini artificiali che permettono di correggere l’astigmatismo e di cristallini multifocali – ha risposto la dottoressa Boero – oggi possiamo avere un trattamento sempre più personalizzato, mentre il femtolaser ci permette in alcuni casi la possibilità di intervenire con maggiore precisione e maggiore ripetibilità».

Del glaucoma ha parlato il dottor Lorenzo Galli: «Rappresenta una patologia di notevole importanza sociale perché è la seconda causa di cecità nei paesi del mondo Occidentale ed è diffusa nel 3-4 per cento della popolazione – ha ricordato -. Possiede una caratteristica molto pericolosa: non dà sintomi e perciò si rivela in modo improvviso, non a caso viene definito “il ladro silenzioso della vista”. Non esiste modo di identificarlo se non un’approfondita visita oculistica». Ma anche in questo caso gli ultimi anni sono stati portatori di cambiamenti importanti: «Negli anni ’80 si trattava di una patologia prettamente chirurgica – ha confermato il dottor Galli -. Oggi le terapie mediche sono piuttosto efficaci e talvolta basta un semplice collirio per gestire il glaucoma evitando di portare il paziente dal chirurgo. E anche in campo chirurgico c’è una minor invasività che rende l’intervento meno impattante di una volta».

Il dottor Marco Jacobbi ha esordito parlando di degenerazione maculare legata all’età: «È una patologia cronica che interessa la macula, parte centrale e più importante della retina – ha premesso -. Ha carattere degenerativo, è progressiva e con la tendenza a diventare bilaterale». Tra i fattori di rischio figurano età (si manifesta d’abitudine dopo i 55/60 anni), fumo, alcol, alimentazione scorretta, scarsa attività fisica, eccessiva esposizione solare. Oggi i pazienti hanno a loro disposizione nuovi ed efficaci farmaci: «Iniettati nell’occhio, servono a bloccare se non addirittura a far regredire la maculopatia legata all’età – ha osservato il dottor Jacobbi -. Allo stesso modo, i farmaci integratori o anti-ossidanti, somministrati per via orale, eliminano i radicali liberi e favoriscono una certa stabilizzazione della maculopatia».

Prima di rispondere alle tantissime domande del pubblico, i tre oculisti di Humanitas Cellini, hanno concordato su un aspetto fondamentale: «Occorre ascoltare la propria vista e non aver paura di andare dallo specialista per farsi fare una diagnosi, per quanto negativa potrà sempre essere affrontata». L’Oculistica di Humanitas Cellini è specializzata anche nel trattamento chirurgico di tutte le malattie della parte posteriore dell’occhio, della retina e del corpo vitreo (distacco della retina, retinopatia diabetica, patologie vitreali, trazioni vitreomaculari e maculopatie) nonché di interventi complessi, effettuati grazie a tecniche chirurgiche mininvasive che garantiscono ottimi risultati anatomici e funzionali.