Prosegue anche a Rivoli l’attività del team multidisciplinare e ultra-specialistico che offre al paziente affetto da problemi alle mani un percorso su misura, comprensivo di diagnosi, terapia e riabilitazione utilizzando le diverse competenze degli specialisti del Centro.

Un Centro di Chirurgia della Mano capace di offrire un percorso integrato di cura e riabilitazione affidato a un team multidisciplinare di specialisti della mano. È quello attivo da oltre un anno al Centro medico San Luca di Rivoli (corso Francia 198/A, Cascine Vica), condotto dalla stessa équipe multidisciplinare attiva anche in Humanitas Cellini, Humanitas Gradenigo e Clinica Fornaca.

Tutti i pazienti del Centro medico San Luca hanno la possibilità di contare su un percorso interamente dedicato e confezionato su misura e sulle specifiche esigenze che li riguardano. «Da noi il paziente viene seguito da un’unica figura di riferimento: dalla prima visita fino all’eventuale intervento chirurgico e alla successiva fisioterapia ci sarà sempre lo stesso specialista della mano a seguire l’evoluzione clinica del paziente», spiega il dottor Giorgio Pivato, responsabile del Centro di Chirurgia della Mano di Humanitas Torino.

Nella squadra del Centro di Chirurgia della Mano figurano chirurghi, fisiatri, fisioterapisti, radiologi, neurofisiologi, dermatologi, reumatologi e anestesisti. Va da sé che il loro lavoro di équipe implica lo scambio continuo di informazioni e l’analisi multidisciplinare dei casi clinici più complessi. «Il percorso del paziente parte dalla diagnosi della patologia per proseguire con la terapia adeguata e concludersi con il trattamento riabilitativo – aggiunge il dottor Pivato -. L’obiettivo finale risiede nella guarigione del paziente nel più breve tempo possibile e dopo aver ridotto al minimo il periodo di inabilità e disagio».

L’ambito della mano è ultra-specialistico e di estrema complessità: «Sono necessarie approfondite conoscenze anatomiche e biomeccaniche – conferma il dottor Pivato – perché la mano concentra al suo interno la presenza contemporanea di un numero impressionante di strutture anatomiche distinte tra loro: nervi, tendini, ossa, legamenti, vasi e muscoli». Al Centro medico San Luca i pazienti possono così trovare assistenza per le patologie della mano di più frequente riscontro: la sindrome del tunnel carpale, il dito a scatto, la tendinite di De Quervain, la rizoartrosi e la cisti del polso, oltre che per situazioni ancora più complesse. Per ciascuna di queste patologie la visita specialistica ha il compito di inquadrare il problema e stabilire l’adeguata indicazione terapeutica che, a seconda dei casi, può essere conservativa (adozione di un tutore, infiltrazione corticosteroidea) o prevedere l’intervento chirurgico. In quest’ultimo caso, la chirurgia mininvasiva prevede un impatto assai ridotto e tempi di recupero molto brevi: «Per la sindrome del canale carpale – chiude a mo’ di esempio il dottor Giorgio Pivato – l’intervento chirurgico di decompressione del nervo viene di norma eseguito con tecnica endoscopica in anestesia locale e in regime ambulatoriale, dura circa due minuti e comporta una piccola incisione al polso di pochi millimetri, dove non vengono messi punti ma solo un piccolo cerotto». In quel caso è consentito utilizzare la mano già subito dopo l’intervento, tanto che il paziente può tornare a casa guidando la propria auto e recuperando nel giro di pochi giorni tutte le funzioni necessarie alle proprie attività quotidiane.