Incontro di Giovedì Scienza al Teatro Colosseo con il Direttore scientifico dell’Istituto Clinico Humanitas di Milano: «l’immunologia ha un ruolo cruciale nella Medicina del presente e del futuro».

 

“Uno scudo per la salute: immunità, vaccini e microbioma“: di questo ha parlato nella prestigiosa cornice di “Giovedì Scienza” a Torino, il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto Clinico Humanitas e docente di Patologia generale presso Humanitas University di Milano.

 

Introdotto dalle parole di Piero Bianucci, giornalista scientifico e fondatore di “TuttoScienze“, il professor Mantovani è tra i ricercatori italiani attivi nel nostro Paese con il maggior numero di citazioni nella letteratura scientifica internazionale e uno dei dieci immunologi più citati. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il suo nuovo libro, “Immunità e Vaccini“, pubblicato di recente da Mondadori.

Perché le nostre difese a volte sbagliano bersaglio e ci aggrediscono? Come si può stimolare il sistema immunitario? Perché e come compaiono malattie prima sconosciute, nuove versioni di virus influenzali e ceppi tossici di batteri prima innocui? «Rispondere a queste domande – ha spiegato il professor Mantovani – è il compito dell’immunologia, una disciplina che studia le difese del nostro organismo».

 

I vaccini, un’assicurazione per la vita

«Il più grande contributo della ricerca immunologica alla salute rientra nel capitolo della prevenzione e riguarda i vaccini». Quelli che ci hanno permesso di sconfiggere malattie come vaiolo, poliomielite e difterite ponendo fine alle epidemie che comportavano. «Oggi – ha aggiunto il professor Mantovani – i vaccini consentono applicazioni preventive anche contro alcuni tumori, come quello del collo dell’utero o del fegato». E ci hanno fatto capire che «alcune patologie ritenute assai distanti dall’ambito immunitario hanno una forte componente infiammatoria, è il caso dell’infarto del miocardio, di malattie degenerative del cervello e dei tumori».

 

Il nostro sistema immunitario è un’orchestra

Stimolato dalle domande del pubblico che ha affollato la platea del Teatro Colosseo, il professor Mantovani ha paragonato il nostro apparato di difesa a un’orchestra o a un esercito: «L’orchestra allude al ruolo di mantenimento di una vita ordinata dell’organismo, con direttori (i linfociti T) che sovrintendono all’armonico funzionamento di tutti i componenti (gli orchestrali e gli strumenti) che non abbiamo ancora finito di identificare. Un esercito, perché il sistema immunitario risponde all’aggressione degli agenti microbici proprio come una squadra ben organizzata dal punto di vista delle gerarchie e delle specializzazioni».