Urologia: sabato 29 settembre gli specialisti di Humanitas Cellini saranno a disposizione per controlli gratuiti, utili a intercettare precocemente alcune tra le patologie urologiche più diffuse e serie.

In Urologia la prevenzione è fondamentale: sottoporsi a controlli periodici può evitare la possibilità di andare incontro a patologie molto importanti, conoscere quali sono i rischi che si corrono con l’avanzare degli anni può salvarci da conseguenze anche molto serie. Per questo è nata la Giornata dedicata ai controlli urologici che sabato 29 settembre vedrà la dottoressa Giuseppina Cucchiarale, il dottor Gianluca Milan, il dottor Dario Neira e il dottor Riccardo Vella a disposizione per visite gratuite. Per prenotare è sufficiente chiamare il numero 011.3027.3027.

«È importante ricordare come la visita urologica rivesta ancora oggi il ruolo principale in un’ottica di prevenzione – premette la dottoressa Cucchiarale, responsabile di Urologia I di Humanitas Cellini -. Gli esami strumentali sono sempre più raffinati e funzionali alla diagnosi ma non possono sostituire la mano esperta dell’urologo». Sottoporsi a un controllo è utile già in giovane età: «Tra i 16 e i 18 anni – specifica la dottoressa Cucchiarale – è opportuna la visita che in pochi minuti può rilevare possibili forme di alterazione dei genitali o patologie asintomatiche come il varicocele che nei ragazzi, molto spesso, non provoca disturbi ma se trascurato può anche condurre all’infertilità». Sempre in tema di fertilità, attorno ai trent’anni è invece raccomandata una valutazione andrologica, utile a escludere un eventuale problema di fertilità o ad affrontarlo precocemente con maggiori possibilità di successo.

«Nel maschio adulto le problematiche sono soprattutto di natura prostatica – continua la dottoressa Cucchiarale -. Che si tratti di una patologia benigna o maligna, l’esordio può risultare del tutto asintomatico ed è perciò più che mai necessario sottoporsi a visita preventiva». Un’abitudine che andrebbe maturata dopo i 45 anni d’età e rinnovata ogni due anni fino a diventare un appuntamento annuale una volta superati i 50: «Per chi ha familiarità con questo tipo di patologia è meglio cominciare anche prima, attorno ai 40 anni», specifica la responsabile dell’Urologia I di Humanitas Cellini. Il tumore della prostata è oggi il più frequente nel maschio ed è anche la seconda causa di morte per neoplasia dopo il tumore del polmone: i suoi rischi sono legati all’età, ai fattori ereditari, alla dieta e allo stile di vita.

Una prevenzione efficace può altresì ridurre la frequenza di patologie tumorali (della prostata, del rene, della vescica e del testicolo) e patologie benigne (calcolosi urinaria, iperplasia benigna della prostata e prostatiti, infertilità maschile e disfunzioni sessuali). Altre patologie da non trascurare sono le prostatiti: infezioni o infiammazioni della prostata che interessano in primis soggetti nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 45 anni; l’iperplasia benigna della prostata: crescita della porzione centrale della ghiandola prostatica che riguarda circa il 50 per cento dei maschi di oltre 60 anni e quasi il 100 per cento chi ne ha oltre 80; la calcolosi urinaria: si può formare in qualsiasi tratto dell’apparato urinario per via della precipitazione e successiva aggregazione di sostanze disciolte nelle urine; la disfunzione erettile: incapacità di ottenere e/o mantenere un’erezione sufficiente a permettere un soddisfacente rapporto sessuale.