La relazione del dottor Antonio Clemente, medico specializzando che frequenta l’equipe di Chirurgia dell’Anca di Humanitas Cellini, ha vinto il premio di miglior lavoro del congresso presentando i casi clinici affrontati con l’ausilio dei modelli 3D utilizzati per l’impianto di protesi d’anca complesse.

La chirurgia protesica di Humanitas Cellini fa scuola anche al di fuori dai confini regionali. Al 118esimo congresso della SPLLOT (Società piemontese ligure lombarda di Ortopedia e Traumatologia), la relazione del dottor Antonio Clemente, specializzando dell’Università degli Studi di Torino, si è aggiudicata il premio di miglior lavoro della sezione specializzandi sul tema: “Patient specific instruments (PSI) nella chirurgia protesica di anca e ginocchio”.

Il dottor Clemente ha portato a termine una fellowship di sei mesi sotto la supervisione del dottor Alberto Nicodemo presso il servizio di Chirurgia dell’Anca di Humanitas Cellini (responsabile dottor Carlo Alberto Buratti), che da anni è un importante punto di riferimento per l’intero territorio piemontese e per molti pazienti provenienti da altre regioni d’Italia.

Il lavoro presentato a Genova dal dottor Clemente era incentrato proprio sui casi clinici di impianto di protesi d’anca affrontati dal dottor Nicodemo in Humanitas Cellini con l’ausilio dei modelli 3D. «Modelli, guide di taglio osseo e impianti in titanio stampati su misura possono aiutare il chirurgo ad affrontare le protesi d’anca più complesse con sicurezza, rapidità ed efficacia – assicura il dottor Nicodemo -. In Humanitas Cellini li utilizziamo da tempo in casi molto selezionati con ottimi risultati».

Il modello d’anca, stampato in 3D a dimensioni naturali, è ricavato dello scrupoloso esame della TC eseguita dal paziente (il nuovo apparecchio TC di Humanitas Cellini permette peraltro esami sempre più precisi) ed è il frutto del lavoro congiunto del chirurgo e degli ingegneri dell’azienda incaricata di realizzarlo. «In casi estremamente complessi, quali gravi displasie, disartrodesi ed esiti di fratture periprotesiche – prosegue il dottor Nicodemo -, il modello 3D ha semplificato l’intervento rendendolo più rapido e preciso e ne ha minimizzato i rischi, ad esempio quelli di lesioni vascolari».

«In questi casi – aggiunge il dottor Nicodemo – il modello stampato ci permette di sapere con assoluta precisione cosa ci attende in sala operatoria, la presenza della guide di taglio ci mette in condizione di eseguire i gesti più efficaci nel minor tempo possibile, a tutta garanzia della precisione dell’intervento e della sicurezza del paziente».

Complessità e precisione dell’intervento che hanno trovato adeguato spazio nella relazione del dottor Clemente, 30enne torinese, che aggiunge: «Nel lavoro presentato al congresso di Genova ho inserito alcuni tra i casi clinici più interessanti che ho visto in Humanitas Cellini – spiega -. In équipe con il dottor Nicodemo abbiamo gestito interventi di elevatissima complessità e molto rari da vedere in sala operatoria».

La collaborazione con la Scuola di specializzazione di Ortopedia e Traumatologia dell’Università degli Studi di Torino rappresenta un punto di forza per la Chirurgia dell’anca di Humanitas Cellini: «Lavorare con i medici specializzandi è per noi professionalmente stimolante e di grande aiuto anche grazie all’ottima formazione di base che ricevono dalla scuola di Torino – conclude il dottor Alberto Nicodemo -. Per contro, una Clinica come la nostra offre loro un’ampia casistica di chirurgia monospecialistica anche complessa. Questo rende la loro frequenza, anche se per brevi periodi, comunque molto interessante e formativa».