Sindrome del canale carpale, dito a scatto, morbo di De Quervain, morbo di Dupuytren, rizoartrosi: questo e altro nell’incontro in programma il 17 marzo al Centro Incontri di Torino: «Interventi a bassa invasività, con ricoveri di un solo giorno e ripresa immediata dell’attività».

 

 

Ventisette ossa e ventuno tendini: insieme compongono l’armonia di una mano, congegno delicato e prezioso che col passare degli anni può andare incontro a problemi da affrontare e risolvere nel miglior modo possibile. Di questo si parlerà martedì 17 marzo (ore 10, Centro Incontri Regione Piemonte, corso Stati Uniti 23, Torino) nell’ambito del ciclo Martedì Salute con il dottor Giorgio Pivato, responsabile del servizio di Chirurgia della mano della Clinica Cellini e specialista in Chirurgia della mano alla Clinica Fornaca e all’Ospedale Gradenigo e con il dottor Giorgio M. Berto, specialista in Chirurgia della mano all’Ospedale Gradenigo, nel corso di un incontro denominato “Approccio mini-invasivo alle patologie della mano”.

Sindrome del canale carpale, dito a scatto, morbo di De Quervain, morbo di Dupuytren, rizoartrosi e altro troveranno spazio nel corso dell’appuntamento che, come tradizione, permetterà al pubblico in sala di rivolgere domande ai medici chiamati a esporre l’argomento. «Lo scopo dell’incontro sarà quello di illustrare le più comuni patologie che possono colpire le nostre mani – spiega il dottor Giorgio Pivato -. Partendo da una descrizione generale delle singole malattie, ci sarà modo di rivelare i sintomi che le caratterizzano e le indagini strumentali utili a sviluppare una corretta diagnosi, fino ad arrivare a discutere delle opzioni terapeutiche e della qualità dei risultati». Verrà così presentata al pubblico «una panoramica complessiva delle più aggiornate tecniche di trattamento, conservative e chirurgiche – aggiunge il dottor Pivato – tutte finalizzate al miglior recupero funzionale nel minor tempo possibile».

Il dottor Pivato ha al proprio attivo oltre 20mila interventi, eseguiti in alcuni tra i centri di Ortopedia e Traumatologia più importanti del Nord Italia. Negli ultimi anni la Chirurgia della mano ha peraltro registrato l’introduzione di tecniche a bassa invasività, in grado di trattare la maggior parte delle patologie con ricoveri di un solo giorno, anestesie locali e, soprattutto, un’immediata ripresa delle attività quotidiane. «Possiamo risolvere la sindrome del tunnel carpale in meno di un minuto con un’incisione di mezzo centimetro – spiega il dottor Pivato – ma anche operare le fratture con tecniche mini-invasive che evitano il gesso e consentono di riprendere da subito il movimento». Il tutto anche grazie a tecnologia d’avanguardia (telecamere da 1,9 millimetri) e a un’équipe multidisciplinare (composta anche da anestesisti, fisioterapisti, neurofisiologi, pediatri e psicologi) capace di ridurre in modo significativo il periodo di inabilità forzata che segue qualsiasi intervento, anche quello più sofisticato.