Con il Politecnico di Torino, stage, tirocini e tesi di laurea per gli studenti di Ingegneria biomedica che realizzano un’attività di ricerca e sviluppo utile all’ospedale e al loro percorso professionale.

Stage e tirocini che possono diventare tesi di laurea o best practice da portare all’onore del mondo. La collaborazione avviata nel 2009 tra Humanitas Cellini e la prima facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino continua a coinvolgere decine di studenti e a raccogliere i frutti del ricco scambio di competenze e opportunità prodotto dall’incontro delle due realtà: «Tempo fa – rivela l’ingegner Augusta Tralli, responsabile dei Servizi informativi di Humanitas Cellini – un lavoro realizzato dal Politecnico con il nostro contributo è stato presentato con successo persino a Osaka, in Giappone».

Si tratta di una collaborazione molto ampia che punta alla formazione degli studenti del Politecnico attraverso un’attività di ricerca e sviluppo. Sono circa quindici i tirocini che vengono attivati ogni anno nei mesi primaverili (maggio e giugno) e in quelli autunnali (ottobre e novembre). Assieme alla professoressa Gabriella Balestra, coordinatrice dei corsi di laurea in Ingegneria biomedica del Politecnico di Torino, l’ingegner Tralli ha favorito anche la realizzazione di una serie di tesi di laurea aventi come oggetto l’informatizzazione dei percorsi diagnostico terapeutici. «Si tratta di lavori molto preziosi per l’attività di Humanitas Cellini – aggiunge -, in grado di scoprire gli eventuali punti di miglioramento nel percorso destinato al paziente».

Affinché lo stage o il tirocinio risultino parimenti efficaci per lo studente e l’ospedale, il progetto didattico formativo è concordato con la massima attenzione e punta al massimo coinvolgimento di chi vi è coinvolto. «E’ un’esperienza molto intensiva che richiede grande impegno – aggiunge ancora l’ingegner Tralli —: diversi sono gli ingegneri che oggi lavorano con noi dopo aver svolto in Humanitas Cellini uno stage, un tirocinio o una tesi. La nostra conoscenza delle competenze del singolo studente ci può tornare utile quando ci troviamo alla ricerca di un determinato profilo lavorativo».

«Crediamo molto nella collaborazione con il Politecnico – assicura Augusta Tralli -. Ritmi elevati e varietà di obiettivi possono rendere miope qualsiasi organizzazione di lavoro. Il confronto con una realtà importante come la facoltà di Ingegneria biomedica ci obbliga a trovare il tempo e la dedizione necessari a essere strutturati e competenti per formare gli studenti e fornire loro contenuti solidi e fruibili». Humanitas Cellini crede fermamente nei progetti di stagisti e tirocinanti: «Alcuni tra i loro lavori sono diventati le nostre best practice che esibiamo con orgoglio – conclude l’ingegner Tralli -, da parte nostra ci impegniamo al massimo per coinvolgerli e consentire loro l’accesso all’intero ciclo lavorativo dell’ospedale, compresa la sala operatoria».

«Il punto di forza della nostra collaborazione con Humanitas Cellini è la varietà degli argomenti trattati che discende direttamente dall’ampia disponibilità che i suoi dirigenti sono capaci di offrire – chiude la professoressa Gabriella Balestra -. C’è grande competenza nella risposta alle nostre domande e dagli studenti otteniamo ritorni molto positivi che vanno dalla soddisfazione per il tirocinio svolto al traguardo del lavoro che, in alcune occasioni, ha fatto seguito alla loro permanenza in ospedale».