Di cosa si occupa l'endocrinologo?

L'endocrinologia si occupa di studiare le ghiandole a secrezione interna, come tiroide, paratiroidi, ipofisi, epifisi, timo, ghiandole surrenali, pancreas endocrino, ghiandola interstiziale del testicolo, ghiandola interstiziale dell'ovaio, e gli ormoni in relazione alla loro natura, produzione e azione.

L'endocrinologo è lo specialista deputato alla diagnosi e alla cura dei disturbi a carico delle ghiandole a secrezione interna dell'organismo umano e delle patologie che possono insorgere.

L’endocrinologo è presente a Torino, presso Humanitas Cellini, e a Rivoli, presso il nostro Centro medico San Luca a Cascine Vica.

Quali sono le patologie di competenza dell’endocrinologo?

L’endocrinologo è lo specialista di riferimento in caso di:

  • Bassa statura.
  • Diabete.
  • Disturbi metabolici.
  • Infertilità.
  • Malattie della tiroide.
  • Menopausa.
  • Pressione alta (ipertensione).
  • Problemi di colesterolo.
  • Problemi legati alla pubertà (precoce o ritardata).
  • Produzione eccessiva o insufficiente di ormoni.
  • Osteoporosi e fragilità ossea.
  • Tumori delle ghiandole endocrine.

Quali sono le procedure più utilizzate dall'endocrinologo?

La visita endocrinologica si apre con una fase di anamnesi, in cui nel dialogo con il paziente lo specialista traccerà un quadro dell’assistito alla luce dello stile di vita, della storia clinica e dei sintomi che riferisce.

Per la diagnosi, l’endocrinologo di affida a test di laboratorio. Molti problemi a carico delle ghiandole endocrine vengono indagati mediante la stimolazione o l'inibizione del funzionamento della ghiandola, somministrando al paziente agenti stimolanti o inibenti l'attività della ghiandola stessa. Si effettuano poi analisi ematiche per osservare eventuali modifiche indotte dalla sostanza somministrata.

Utile anche la diagnostica per immagini, per osservare le condizioni degli organi endocrini.

Quando rivolgersi all'endocrinologo?

È consigliabile consultare l'endocrinologo in presenza di anomalie che possano far sospettare squilibri endocrini, emerse dai test di laboratorio; in pazienti già in cura per una malattia endocrina, laddove si manifestino nuovi sintomi o in presenza della percezione di un mancato controllo della patologia o in caso di difficoltà di gestione della stessa.