La chirurgia per il trattamento del dito a martello

Chirurgicamente il dito a martello può essere trattato:

  • nei casi lievi e non strutturati con interventi sulle parti molli, generalmente allungamento dei tendini lunghi (flessori e/o estensori) o trasposizione del flessore breve o lungo sulla prima falange;
  • nei casi strutturati si ricorre a una correzione articolare con interventi di resezione-artroplastica (asportazione di un versante dell'articolazione) o di resezione-artrodesi (bloccaggio chirurgico dell'articolazione in posizione funzionale); in questi casi il dito operato rimane più rigido ma in una posizione più favorevole.

Quest'ultimo intervento viene eseguito con una piccola incisione dorsale con la quale si asporta la callosità; viene isolata l'articolazione IFP e i capi articolari resecati con un leggero accorciamento; infine il dito viene stabilizzato in posizione funzionale con un filo endomidollare di Kirschner o più raramente con dispositivi interni.
La guarigione avviene nell'arco di 4-5 settimane. In questo periodo il paziente può deambulare utilizzando una calzatura post-operatoria. Per una stabilizzazione definitiva occorrono in generale 2-3 mesi.

 

Nei casi lievi o inoperabili occorre utilizzare calzature comode a tomaia morbida o si può ricorrere all'uso di ostesi digitali in silicone preconfezionate o fatte su misura.