Che cos’è l’infiltrazione di gel piastrinico?

L’infiltrazione di gel piastrinico è un trattamento che prevede l’utilizzo di un gel ricavato dalle piastrine. Vi si ricorre in caso di patologie traumatiche e degenerative, un tempo curate solo con cortisone o acido ialuronico, nel trattamento di muscoli, tendini e articolazioni lesionati.

Il gel piastrinico libera fattori di crescita, genera nuovi vasi sanguigni, ha un effetto antinfiammatorio e analgesico.

Vi si ricorre per esempio nei pazienti con artrosi d’anca in stadio iniziale e nelle patologie a carico del ginocchio; in questo caso più il danno è superficiale e più il trattamento piastrinico funziona. Negli stadi iniziali della malattia può rivelarsi davvero risolutivo e, in molti casi, capace di portare a una sospensione o quantomeno a un differimento dell’intervento chirurgico già programmato.

Come si effettua l’infiltrazione di gel piastrinico?

Il gel piastrinico viene prelevato, viene centrifugato e infuso secondo precisi protocolli scientifici.

L’infiltrazione di gel piastrinico può essere utile per esempio nel caso di artrosi d’anca in stadio iniziale, quando è tardi per una chirurgia conservativa ma non è ancora tempo di protesi. Si esegue una serie di iniezioni intrarticolari, che devono essere praticate con aghi lunghi 90 millimetri, preferibilmente sotto guida radiografica o ecografica. Non è dolorosa se eseguita con alcune accortezze, prima tra tutte l’anestesia locale

Nel caso dell’anca, il gel piastrinico è usato anche in alcuni interventi di reimpianto protesico, quando è necessaria una maggiore integrazione con l’osso.

Quali sono i vantaggi dell’infiltrazione di gel piastrinico?

Il gel piastrinico è una soluzione molto efficace, soprattutto in ortopedia e in traumatologia, dove produce benefici immediati ai pazienti, consentendo loro, in alcuni casi di sospendere interventi chirurgici che sembravano inevitabili.

Questo trattamento riduce il dolore e migliora la funzionalità dell’arto.

L’infiltrazione di gel piastrinico è pericolosa?

Gli studi finora effettuati hanno ritenuto la procedura sicura, ben tollerata e priva di effetti collaterali.