Il polso è un’articolazione complessa che congiunge le ossa dell’avambraccio con quelle della mano. Per sua funzione, il polso consente alla mano di eseguire movimenti di flessione ed estensione rispetto all’avambraccio. Al contempo, un uso continuo e prolungato del polso può causare danni all’articolazione, che possono determinare una ridotta capacità di movimento del polso.

Che cos’è il polso?

L’articolazione del polso comprende le ossa dell’avambraccio, cioè radio e ulna, quelle carpali, ossia scafoide e osso lunato, più altre sei ossa che fanno parte del carpo, disposte su due file: la fila più vicina al polso, detta anche prossimale, comprende il lunato, il triquetro e l’osso pisiforme, mentre la fila distale è costituita dal capitato, dall’osso trapezio, da quello trapezoide e dall’osso amato. Ciascun osso è unito a quelli vicini per mezzo di legamenti, il più grande dei quali è chiamato legamento collaterale ulnare o mediale. Anche il legamento collaterale radiale o laterale ha la funzione di collegare le ossa del polso, in particolare l’ulna al triquetro e all’osso pisiforme, e il radio allo scafoide. I movimenti del polso avvengono grazie ai muscoli dell’avambraccio, che prendono il nome di muscoli estensori del carpo, ovvero il radiale breve, il radiale lungo e l’ulnare, e di muscoli flessori del carpo, cioè il radiale e l’ulnare. Fanno pure parte dell’articolazione i muscoli estensori, quello comune delle dita e quello lungo del pollice, il muscolo flessore superficiale delle dita e il muscolo flessore lungo del pollice. Un solo tendine li collega alla mano attraversando l’interno del polso. Infine, tre nervi che provengono dall’avambraccio passano per il polso arrivando alla mano. Questi sono il nervo radiale, che innerva il dorso della mano nella parte compresa tra il pollice e il medio, del nervo mediano, che si suddivide in quattro bande che innervano il pollice e le tre dita successive, e il nervo ulnare, che innerva il mignolo e la metà esterna dell’anulare.

A cosa serve il polso?

Mettendo in collegamento avambraccio e mano, il polso permette una vasta gamma di movimenti. Nello specifico, la mano può essere sollevata all’indietro mediante i muscoli estensori del carpo, all’estensore comune delle dita e all’estensore lungo del pollice, mentre nella flessione verso il basso sono coinvolti i flessori del carpo, il flessore superficiale delle dita e il flessore lungo del pollice. Il polso consente però anche altre azioni, nella fattispecie la deviazione ulnare, che coinvolgendo l’estensore ulnare e il flessore ulnare del carpo consente la rotazione della mano verso l’esterno, e la deviazione radiale, che è attuata dall’estensore radiale breve e lungo e dal flessore radiale del carpo e consente la rotazione della mano verso l’interno.