Si parla di attacco ischemico transitorio (TIA, transient ischemic attack) in presenza di un’improvvisa interruzione o riduzione dell'afflusso del sangue al cervello, che però ha carattere temporaneo. In genere infatti ha una durata di qualche minuto (fino a un massimo di un paio d’ore) e si risolve senza lasciare danni permanenti. Se si protrae oltre le 24 ore si parla di ictus.
L'attacco ischemico transitorio (TIA) viene anche chiamato mini-ictus perché le cause e i sintomi delle due manifestazioni sono simili. L’attacco ischemico transitorio si manifesta con difficoltà a parlare e a comprendere, improvvisa debolezza, paralisi facciale o degli arti, vertigini. Spesso precede un ictus e in genere, una persona su tre che subisce un attacco ischemico transitorio ha un ictus entro un anno.
L’attacco ischemico transitorio si verifica a seguito della formazione di un embolo o di un coagulo di sangue all’interno delle arterie, con conseguente ostacolo al passaggio di sangue e ossigeno verso il cervello. Il coagulo può anche formarsi altrove, per esempio a livello del cuore, e muoversi nel sistema sanguigno fino al cervello.
Il passaggio del sangue può anche essere ostacolato da una stenosi (restringimento) dei vasi sanguigni dovuto a placche di colesterolo (aterosclerosi).
L'attacco ischemico transitorio è spesso associato ad altre condizioni come l'ipertensione, il diabete, il colesterolo alto, il fumo, l'abuso di alcolici, l'uso della pillola anticoncezionale.
Un attacco ischemico transitorio si manifesta con:
Spesso l’attacco ischemico transitorio ha una durata talmente breve che il paziente non prende in seria considerazione la sintomatologia, in altri casi i sintomi si manifestano in maniera lieve, per cui non vengono ritenuti di poca importanza.
In altri casi, quando il soggetto si reca in pronto soccorso, i sintomi possono essere già passati, per cui possono essere solo riferiti.
È però importante non sottovalutare i segnali caratteristici dell’attacco ischemico transitorio e far riferimento al medico. Il paziente, in caso di sospetto “mini-ictus” potrebbe essere sottoposto ad accertamenti, come esami del sangue, elettrocardiogramma, TC cerebrale, ecografia carotidea.