Con il termine fascite plantare si indica un disturbo caratterizzato da infiammazione e dolore al legamento arcuato, localizzato sulla parte inferiore del piede. Tale legamento collega il tallone con la base delle dita dei piedi e svolge un ruolo fondamentale nella distribuzione del peso corporeo sul piede mentre si cammina, si corre o si salta. 

Tale infiammazione è molto frequente negli sportivi, nei soggetti in sovrappeso o obesi, nelle donne in gravidanza o nei soggetti che utilizzano scarpe che mettono sotto eccessivo stress il tallone e il legamento arcuato.

Di cosa si tratta?

La fascite plantare è l’infiammazione del legamento arcuato, una delle cause più comuni di tallonite. Provoca un dolore generalmente più acuto al mattino, che diminuisce gradualmente dopo aver effettuato i primi movimenti, per poi riacutizzarsi quando si sta seduti per molto tempo.

Quali sono le cause?

La causa principale della fascite plantare è una tensione eccessiva sul legamento arcuato, che come conseguenza può lacerarsi e infiammarsi. Tale tensione può essere il risultato di: 

  • particolari conformazioni del piede, come il piede cavo o piatto, che possono portare a camminare in una maniera scorretta;
  • determinate attività sportive che mettono sotto pressione il legamento arcuato, quali la corsa, il calcio il tennis e il basket;
  • l’uso di scarpe con suola piatta o tacchi alti,  che non forniscono il giusto supporto al legamento arcuato del piede e favoriscono la retrazione del tendine d’Achille.

Altri fattori di rischio per la fascite plantare includono:

  • età compresa tra i 40 e i 60 anni; 
  • sovrappeso o obesità; 
  • svolgimento di mansioni lavorative che costringono a stare in piedi per molte ore consecutive.

Quali sono i sintomi associati?

Il sintomo principale della fascite plantare è il dolore, che generalmente colpisce un solo piede ed è più acuto quando si effettuano i primi passi dopo il risveglio o quando si sta a lungo seduti.

Come prevenirla?

Per prevenire la fascite plantare si consiglia di:

  • mantenere un peso sano, per ridurre al minimo lo stress sul legamento arcuato del piede;
  • scegliere bene le scarpe da utilizzare. Se si pratica attività sportiva, utilizzare scarpe adatte e non indossare scarpe da ginnastica logore che non riescano bene ad ammortizzare. Per la vita di ogni giorno, invece, evitare scarpe dalle suole piatte e dai tacchi troppo alti.

Come si ottiene una diagnosi?

Per ottenere una diagnosi di fascite plantare basterà una visita dal medico, che verificherà la presenza e la sede della sintomatologia dolorosa percepita. Potranno essere prescritti altri esami, quali radiografia o risonanza magnetica, per escludere altre cause alla base del dolore, come lesioni o compressione di un nervo.

Cosa prevede il trattamento?

Le terapie disponibili per la fascite plantare includono:

  • farmaci anti-infiammatori non steroidei e corticosteroidi volti ad alleviare la sintomatologia; 
  • approccio di “rinforzo” che prevede stretching ed esercizi di rafforzamento e l’uso di dispositivi specializzati (stecche, plantari); 
  • intervento chirurgico;
  • onde d’urto.