La gotta è una malattia metabolica che provoca episodi di artrite estremamente dolorosi e ricorrenti, con arrossamento e gonfiore delle articolazioni. Viene comunemente chiamata “podagra” poiché colpisce principalmente l’alluce nel 75% dei casi. Sebbene sia più comune negli uomini, la sua incidenza aumenta significativamente nelle donne dopo la menopausa.
Quali sono le cause?
La gotta è provocata dal deposito di cristalli di acido urico nelle articolazioni. Questi cristalli si formano in presenza di iperuricemia (elevati livelli di acido urico nel sangue), a sua volta causata da:
- sovrapproduzione di acido urico;
- inadeguata eliminazione di acido urico da parte dei reni.
I fattori che promuovono questa condizione includono:
- insufficienza renale;
- ipertensione arteriosa;
- consumo di alcolici;
- assunzione di alcuni farmaci;
- obesità;
- alcuni tipi di tumori;
- malattie ereditarie.
Quali sono i sintomi associati?
Il sintomo caratteristico della gotta sono gli attacchi improvvisi di dolore acuto alle articolazioni. Questi attacchi colpiscono prevalentemente l’alluce, causando gonfiore, arrossamento e sensibilità. I sintomi sono più intensi nelle prime 12-24 ore e tendono a migliorare spontaneamente nei giorni seguenti. Nel tempo, però, questi attacchi possono diventare più duraturi e frequenti, coinvolgendo un numero maggiore di articolazioni tra:
- dita delle mani;
- ginocchia;
- gomiti;
- polsi;
- caviglie;
- talloni.
La gotta tofacea rappresenta una frequente complicazione della gotta. Questa forma cronica è caratterizzata dalla formazione di noduli duri e dolorosi al tatto di cristalli di acido urico circondati da tessuto infiammatorio e fibroso. Chiamati tofi, si sviluppano prevalentemente intorno alle articolazioni, ai lobi delle orecchie e nei reni.
Come si può prevenire?
I seguenti accorgimenti, se seguiti, possono ridurre la probabilità di sviluppare gotta o incorrere in un nuovo attacco:
- limitare o evitare (a seconda delle indicazioni mediche) il consumo di bevande dolci e alcolici;
- bere acqua a sufficienza, tra i 2 e i 4 litri di liquidi al giorno (per aiutare i reni a eliminare l’acido urico;
- seguire una dieta sana, ricca di frutta e verdura e povera di grassi;
- mantenere un peso corporeo sano.
Come si ottiene una diagnosi?
La diagnosi della gotta può avvenire mediante una radiografia. Questo esame diagnostico è infatti in grado di rilevare la presenza di cristalli di acido urico e gli eventuali danni ossei associati. Inoltre, il medico potrebbe prescrivere degli esami del sangue volti a misurare i livelli di uricemia, cioè la concentrazione di acido urico nel sangue. Infine, l’analisi microscopica del fluido articolare prelevato tramite artrocentesi (in anestesia locale) può fornire una diagnosi definitiva.
Cosa prevede il trattamento?
Il trattamento della gotta è personalizzato e ha l’obiettivo di gestire i sintomi degli attacchi acuti e prevenire futuri episodi e l’evolversi della malattia.
Per alleviare dolore, infiammazione e gonfiore, è possibile applicare del ghiaccio sulle articolazioni colpite e seguire una terapia farmacologica a base di farmaci antinfiammatori non steroidei. In caso l’assunzione dei FANS non sia possibile, il medico potrebbe prescrivere:
- colchicina: usata in caso di pazienti che non tollerano i FANS (per allergie, gastriti, ulcere gastriche e insufficienza renale), sebbene abbia maggiori effetti collaterali;
- corticosteroidi: indicati per chi non può assumere né FANS né colchicina. Per un effetto più rapido possono essere somministrati anche tramite iniezione intraarticolare.
Per prevenire ulteriori attacchi, possono essere utilizzati farmaci in grado di diminuire i livelli di uricemia. Questi farmaci comprendono allopurinolo e febuxostat, che riducono la produzione di acido urico, oppure probenecid e sulfinpirazone, che aumentano l’eliminazione renale di acido urico.