Con il termine impetigine si indica un’infezione molto contagiosa che colpisce la pelle dei bambini. Si manifesta con delle bolle rosse ripiene di siero che provocano molto prurito e che possono comparire sul viso (principalmente intorno alla bocca e al naso), sugli arti e sulla zona genitale. Tali bolle possono scoppiare se il bambino si gratta e trasformarsi in piccole croste giallastre o marroni. 

Essendo un’infezione altamente contagiosa, il trattamento tempestivo è fondamentale. Il bambino deve rimanere a casa ed evitare il contatto con altri bambini al fine di prevenire il contagio. Tuttavia, è bene sottolineare che 48 ore dopo l’inizio della terapia, il soggetto non è generalmente più contagioso.  

L’infezione viene contratta principalmente nei mesi estivi in quanto le alte temperature e l’umidità favoriscono la proliferazione dei batteri.

Quali sono le cause dell’impetigine?

L’impetigine viene causata da due batteri: lo Staphylococcusaureus e lo Streptococcuspyogenes. È facile entrare in contatto con essi in ambienti di vita in comune, in primo luogo all’asilo o a scuola. Qui infatti il contatto con superfici sporche come il pavimento, può notevolmente favorire l’infezione e il contagio. 

Quali sono i sintomi associati?

Oltre alla bolle rosse, pruriginose e ripiene di siero descritte sopra, i sintomi dell’impetigine possono includere:

  • infiammazione della pelle nella zona del naso, della bocca e dell’ombelico;
  • altre infezioni batteriche potenzialmente più pericolose dell’impetigine, a cui si è più esposti quando le bolle scoppiano e la carne rimane scoperta;
  • quando l’impetigine non viene trattata, si può incorrere in un’infezione da Streptococco Beta Emolitico di Gruppo A (SBEGA), con complicanze a livello renale. I sintomi di questa patologia includono mal di testa, accumulo di liquidi nelle gambe e nel viso che tendono a gonfiarsi e scarsa minzione.

Come prevenire l’impetigine?

I due step fondamentali per evitare che l’impetigine si diffonda sono il controllo delle lesioni e l’isolamento del bambino che ha contratto l’infezione. Le zone colpite devono essere mantenute pulite e coperte, per evitare che le bolle si infettino. Il bambino dovrà rimanere a casa fino a quando il medico lo riterrà necessario.

Si consiglia infine di lavare frequentemente le mani proprie e quelle dei bambini e tagliare le unghie affinché si riduca il rischio di abrasioni.

Come si ottiene una diagnosi?

Una visita dermatologica sarà sufficiente per diagnosticare l’impetigine, poiché le lesioni sul viso del bambino o in altre zone del corpo sono visibili a occhio nudo.
In caso di sovrainfezione batterica, ovvero una seconda infezione aggiuntiva, è possibile procedere con esami del sangue.

Cosa prevede il trattamento?

Il trattamento dell’impetigine varia in base a quanto tempestivamente è stata fatta la diagnosi. Se presa in tempo, l’impetigine può essere trattata e risolta con l’applicazione di un gel al Cloruro d’Alluminio (Gel Astringente). Se, invece, l’infezione è in stato avanzato, si dovrà somministrare un antibiotico per via orale

All’interno di una comunità è fondamentale che tutti i soggetti colpiti da impetigine vengano trattati simultaneamente.