Il neurinoma dell’acustico (o Schwannoma del nervo acustico) è un tumore benigno a lenta crescita, che ha origine dalle cellule di Schwann del nervo vestibolare, a livello del meato acustico interno per poi espandersi nell’angolo ponto-cerebellare. Rappresenta il 7-8% dei tumori intracranici. 

Quali sono i sintomi iniziali del neurinoma del nervo acustico?

Data la localizzazione, i sintomi iniziali sono dovuti alla compressione del nervo acustico-vestibolare e comprendono:

  • perdita progressiva dell’udito
  • tinnito
  • vertigini
  • disturbi dell’equilibrio

Con l’aumento delle dimensioni e la compressione di altri nervi cranici, cervelletto e tronco encefalico, possono verificarsi sintomi aggiuntivi, come:

  • cefalea
  • parestesie (disturbi della sensibilità) del volto 
  • paresi (disturbi della muscolatura) facciale
  • diplopia (visione sdoppiata)
  • atassia (disturbi della coordinazione)
  • dismetria (alterazione della misura dei movimenti volontari)
  • nausea
  • vomito

Nei casi più gravi, si possono verificare ostruzione della circolazione liquorale, con conseguente idrocefalo e aumento incremento della pressione intracranica.

Come avviene la diagnosi?

La diagnosi si effettua mediante RM encefalo, in cui la lesione appare tondeggiante e captante mezzo di contrasto. La TC encefalo può essere utilizzata come integrazione per valutare l’ampiezza del meato acustico interno.

È importante completare la diagnostica con test funzionali come l’esame audiometrico per valutare l’udito e la classificazione di House-Brackmann per la funzionalità del nervo facciale.

Questi test sono anche utili per un successivo raffronto tra il decorso pre e post-operatorio.

Quali sono le opzioni di trattamento?

Il trattamento dipende dalle dimensioni e dalla sintomatologia del neurinoma.

Un neurinoma di piccole dimensioni ed asintomatico non necessita di intervento immediato e può essere tenuto sotto controllo con follow-up radiologici.

I tumori sopra i 3 cm di diametro o di diametro inferiore in persone giovani con l’udito preservato tendenzialmente richiedono un intervento microchirurgico.

La possibilità di preservare l’udito e l’integrità del nervo facciale è correlata alle dimensioni del tumore.

Un’opzione terapeutica alternativa alla chirurgia è la radiochirurgia stereotassica (Gamma-Knife), che prevede l’utilizzo di un fascio di radiazioni convogliato sul tumore; non richiede nessuna manovra invasiva e comporta minori rischi di danneggiamento delle strutture nervose. La radiochirurgia è indicata per tumori inferiori a 3 cm di diametro e/o per pazienti con elevato rischio anestesiologico; può essere utilizzata, inoltre, per trattare gli eventuali residui di neurinomi di grosse dimensioni qualora la resezione chirurgica fosse stata parziale, al fine di preservare il nervo facciale.

Il neurinoma dell’acustico è un tumore benigno a lenta crescita; pertanto, l’asportazione totale è curativa nella maggior parte dei casi.