Che cos'è l'osteoporosi?

L’osteoporosi è una patologia a carico delle ossa che, in sua presenza, vanno incontro a una maggiore fragilità e a un conseguente aumentato rischio di fratturarsi (con particolare interessamento di femore, vertebre e polso). Le fratture possono verificarsi non solo in presenza di traumi evidenti, ma anche in presenza di traumi lievi, che non sarebbero causa di frattura in un osso sano.

L’osteoporosi primaria (95% dei casi) colpisce le donne in menopausa e le persone anziane (il rischio infatti aumenta con l’età), mentre la forma secondaria interessa pazienti con altre patologie o coloro che assumono farmaci responsabili di inficiare il metabolismo osseo.

Quali sono le cause dell'osteoporosi?

Il tessuto osseo è formato soprattutto dagli osteoblasti e dagli osteoclasti,  due popolazioni cellulari. Gli osteoblasti sono deputati a depositare materiale osseo, mentre gli osteoclasti a degradarlo.

L’osteoporosi si sviluppa in mancanza di equilibrio tra osteoblasti e osteoclasti, con conseguente insufficiente produzione di osso nuovo che sostituisca quello già presente; oppure quando ne viene riassorbito troppo o in presenza di entrambe le condizioni.

La diminuita produzione di estrogeni in menopausa aumenta il rischio di sviluppare osteoporosi perché questi ormoni  giocano un ruolo importante nel rimodellamento osseo.

Possono favorire la riduzione di massa ossea fattori quali l’inattività prolungata (come chi è costretto a letto per lunghi periodi), l’assunzione di alcuni farmaci e alcune patologie. Anche una dieta povera di calcio e vitamina D è un fattore di rischio per l’osteoporosi: il calcio è fondamentale per la formazione dell’osso e viene assorbito con più efficacia se i livelli di vitamina D sono adeguati.

Quali sono i sintomi dell'osteoporosi?

L'osteoporosi è asintomatica e ci si accorge della sua presenza quando compare una frattura da fragilità.

Come si effettua la diagnosi?

La diagnosi si avvale di una visita reumatologica. Si ricorre in genere a densitometria ossea per valutare la densità minerale ossea, in particolare della colonna lombare e del femore. Si effettua poi una valutazione (Tscore) e a seconda del confronto dei dati ottenuti con quelli attesi si può sospettare la presenza di osteoporosi.

La diagnosi andrà confermata o esclusa mediante indagini cliniche, esami di laboratorio ed esami strumentali come radiografia e risonanza magnetica.