Addio alla pancia con l’addominoplastica, metodica utilizzata in Humanitas Cellini dal dottor Andrea Buquicchio: «Ripristina il normale assetto muscolo-aponevrotico della parete addominale nei casi di gravi ernie, risponde a esigenze di natura funzionale e permette di recuperare fino a 20 centimetri».

Dire addio alla pancia grazie a un intervento di chirurgia plastica che, rinforzando la parete addominale, rimodella l’addome. E’ quello che esegue il dottor Andrea Buquicchio, chirurgo plastico di Humanitas Cellini. «L’intervento di addominoplastica è finalizzato al ripristino del normale assetto muscolo-aponevrotico della parete addominale – spiega -. L’addominoplastica funzionale interviene sulle strutture più profonde, sui muscoli e sulle aponevrosi (vale a dire sulla sottile fascia fibrosa che avvolge il muscolo e lo accompagna fino al tendine) in patologie piuttosto diffuse come le ernie parietali mediane, paramediane o laterali». Molto spesso si tratta di situazioni postchirurgiche o postraumatiche, raramente congenite: «Il compito del chirurgo deve essere quello di effettuare una ricostruzione, funzionalmente valida, resistente e duratura che scongiuri le recidive», aggiunge il dottor Buquicchio, esecutore di una tecnica relativa alla componente muscolare della parete addominale che è stata pubblicata su diverse riviste scientifiche.

L’addominoplastica può anche essere di natura estetica e, in quel caso, orientata a ridurre l’eccesso di cute presente in regione addominale o lombare: «E’ finalizzata al sacrificio di eccessivo tessuto adiposo e si esegue con liposuzioni o lipectomie dopo un’attenta valutazione preoperatoria finalizzata a individuarne o meno specifiche indicazioni», precisa il dottor Buquicchio.

In Humanitas Cellini il dottor Andrea Buquicchio effettua tutti gli altri interventi relativi alla chirurgia estetica, oltre a quelli di natura plastico-ricostruttiva. Affronta la chirurgia del naso con una visione completa estetica e funzionale: «Ritengo che i risultati siano positivi quando si ottiene un “effetto naturale” che non dia alcun segnale di “naso rifatto” – afferma -. Il paziente o la paziente devono essere soddisfatti sia per il nuovo profilo o il nuovo prospetto sia per una recuperata o conservata capacità respiratoria delle narici. Dico “conservata” perché, senza questo approccio completo, riducendo il volume esterno del naso si rischia di ridurre la respirazione». Un bel naso con una cattiva respirazione: un rischio che le collaudate tecniche del dottor Buquicchio tengono lontano.

Allo stesso modo, la chirurgia della mammella, aumentativa o riduttiva, vien eseguita con le tecniche più avanzate e con l’utilizzo di materiali protesici di altissimo livello in termini di biocompatibilità. «Infine – conclude il dottor Andrea Buquicchio – sono molte altre sono le regioni del corpo che possono essere oggetto di ritocchi o miglioramenti. Non sempre è necessario ricorrere alla chirurgia, oggi più di ieri ci si può avvalere dei rimedi della medicina estetica iniettiva che, per il viso ma non solo, garantisce risultati di livello assoluto».