Vene varicose: il Centro di chirurgia venosa di Humanitas Cellini esegue l’intervento in ambulatorio: «In sicurezza e con tempi di recupero sempre più rapidi», spiega il dottor Jean Daniel Rostan.

Vene varicose addio, senza dolore e con un recupero sempre più rapido. La tecnica laser utilizzata dal Centro di chirurgia venosa di Humanitas Cellini semplifica il percorso dei pazienti che si sottopongono a questo tipo di intervento e ne alleggerisce il decorso post operatorio. «Avviene tutto in regime di ricovero ambulatoriale nel segno della massima sicurezza», spiega il dottor Jean Daniel Rostan, chirurgo vascolare di Humanitas Cellini. Non serve la sedazione ma è sufficiente una leggera anestesia locale che, durante i circa dieci minuti di intervento, permette al paziente di continuare a parlare con il chirurgo: «La dose di anestetico è molto ridotta – prosegue il dottor Rostan -: chi viene operato né avverte dolore né percepisce un’alterazione dei propri sensi, uno status che vale durante e dopo l’intervento».

Il paziente che per la cura delle vene varicose sceglie il laser può riprendere a camminare sulle proprie gambe appena mezzora dopo la fine dell’intervento: «E’ una tecnica che riduce il peso dell’operazione in termini di effetti sull’organismo e di tempi di recupero», assicura il dottor Rostan. Il laser distrugge la vena varicosa in modo definitivo in virtù di un sottile catetere inserito all’interno del vaso varicoso sotto controllo e guida ecografica.

Quale percorso attende il paziente che si rivolge al Centro di chirurgia venosa di Humanitas Cellini per risolvere il problema delle vene varicose?

«Il paziente viene visitato dal chirurgo – risponde il dottor Rostan -, quest’ultimo esegue una valutazione clinica ed ecografica e, quando necessario, suggerisce l’intervento che nel giorno stabilito verrà eseguito in regime ambulatoriale dall’équipe del Centro di chirurgia venosa dell’ospedale».

Come prevenire le vene varicose?

«Rimanendo attenti, attivi e in forma», risponde il dottor Rostan. Che aggiunge: «Sedentarietà, sovrappeso, fumo e assenza di pratica sportiva sono tutti fattori che contribuiscono all’insorgere della patologia». Per la quale possono fungere da acceleratore altri elementi: la familiarità con la malattia varicosa, essere donna (il genere femminile conta circa l’80 per cento del totale di che ne soffre), una o più gravidanze. «Oltre un terzo della popolazione adulta mondiale è afflitto dalle vene varicose – conclude il dottor Jean Daniel Rostan -: affrontare il problema affidandosi a mani esperte e metodi moderni diventa una maniera semplice e diretta per risolverlo».