Si occupa esclusivamente di anca seguendo gli standard internazionali che puntano a maggiore sicurezza e comfort per il paziente: «Il chirurgo specializzato produce risultati migliori e un tasso di complicanze inferiori», afferma il dottor Carlo Alberto Buratti, responsabile dell’équipe che oltre all’attività chirurgica segue anche un ambulatorio.

Super specializzata e saldamente legata alle evidenze scientifiche internazionali: la Chirurgia dell’anca di Humanitas Cellini rappresenta un punto di riferimento importante per i pazienti che da tutta Italia si rivolgono alla Clinica. «Anche nel corso del 2018 abbiamo impiantato oltre 400 protesi d’anca – conferma il dottor Carlo Alberto Buratti, responsabile dell’équipe – e lo abbiamo fatto osservando con la massima cura il rigoroso approccio clinico che da anni ci contraddistingue». Un approccio che già nel 2007 aveva scelto la mono-specialità (gli ortopedici dell’équipe si occupano cioè solo ed esclusivamente di anca) per meglio rispondere alle esigenze cliniche dei pazienti con una metodica ispirata dalla medicina basata sull’evidenza scientifica: «Il risultato di tanto rigore si ritrova nella nostra capacità di affrontare qualsiasi tipo di problematica chirurgica – aggiunge il dottor Buratti – nonché in una serie di numeri che vanno tutti nella direzione di maggiore sicurezza e comfort per il paziente: perfezionare alcuni passaggi intraoperatori rinunciando al drenaggio ha permesso, ad esempio, di contenere le perdite ematiche e di ridurre le trasfusioni dal 70 al 13 per cento». Fortemente ridotti sono anche i giorni di degenza per l’intervento di protesi all’anca («In media i giorni di degenza sono 5,4, compreso quello che precede l’intervento», precisa il dottor Buratti) e, allo stesso tempo, ha superato il 50 per cento la quota di pazienti che effettuano la riabilitazione a casa e non più presso Centri specialistici: «Dipende sempre dal paziente e dal tipo di atto chirurgico – prosegue -, ma in assoluto il ripristino articolare, muscolare e mentale del paziente è oggi assai più rapido ed efficace di una volta e risponde a una precisa quanto insindacabile necessità: tornare il prima possibile e nel miglior modo possibile alla vita di tutti i giorni».

La Chirurgia dell’anca di Humanitas Cellini si occupa perciò della patologia articolare nelle sue forme più svariate: coxartrosi, artrite, displasia, esiti traumatici, necrosi della testa femorale. Nella chirurgia protesica di primo impianto o di revisione si utilizzano i materiali che attualmente hanno dimostrato, attraverso l’analisi dei registri protesici internazionali, la migliore performance clinica in termini di maggior durata nel tempo per il maggior numero di pazienti. «L’intervento è eseguito con grande attenzione verso il risparmio tissutale ed è eseguito con tecnica chirurgica standard ma mininvasiva, cioè con il rispetto delle strutture anatomiche – sottolinea il dottor Buratti -, permettendo così una precoce ripresa funzionale che inizia già il giorno successivo all’intervento».

L’alta specializzazione che caratterizza l’attività della Chirurgia dell’anca di Humanitas Cellini si manifesta anche in ambito extra protesico, come nel caso del conflitto femoro-acetabolare, trattato con tecnica artroscopica, mini-open o a cielo aperto dal dottor Alberto Nicodemo che, assieme al dottor Frediano Boggio e alla dottoressa Manuela Barale, completa l’équipe di specialisti dell’anca della Clinica.

Nata nel 2007 con il professor Giacomo Massè, convinto sostenitore della mono-specialistica, la Chirurgia dell’anca di Humanitas Cellini è diretta dal dottor Buratti dal 2011: «È dimostrato scientificamente – prosegue – che il chirurgo specializzato in un certo tipo di intervento produce risultati migliori e un tasso di complicanze inferiori. Poter disporre di un’équipe che gestisce l’anca al top del perfezionamento tecnico e dell’attenzione verso i materiali in una struttura organizzata e dotata come questa Clinica, sviluppa una fortunata coincidenza di fattori che determinano un risultato positivo per i nostri pazienti. In questa chirurgia il risultato è proporzionale all’attività che il chirurgo svolge: occuparsi solo d’anca ad alti livelli e con grandi numeri porta automaticamente ai risultati di cui oggi disponiamo».

I tempi chirurgici per l’impianto di una protesi d’anca vanno mediamente dai 35 ai 50 minuti per un’équipe addestrata a gestire in sala operatoria qualsiasi evenienza. «Ciò che non è accettabile – conclude il dottor Carlo Alberto Buratti – sono gli infiniti tempi d’attesa che talvolta vengono proposti a pazienti giovani e inseriti nel mondo del lavoro. Aspettare mesi, se non addirittura anni, peggiora le condizioni dell’anca e influisce negativamente sulla Qualità di vita del paziente. Bisogna invece agire nei tempi giusti, affidandosi a nuclei di trattamento specifico altamente specializzato e qualificato che garantiscono risultati di pari livello. Una necessità che i pazienti recepiscono e mettono in pratica con sempre maggiore attenzione».

Oltre all’attività chirurgica, in Humanitas Cellini è inoltre attivo un ambulatorio dedicato di Chirurgia dell’anca: si occupa delle valutazioni pre-operatorie, dei controlli post-operatori e dei trattamenti conservativi, tra i quali l’infiltrazione articolare con acido ialuronico o PRP autologo.