L’ambulatorio del Centro medico di Cascine Vica (Rivoli) affronta tutti i problemi legati alla malattia vascolare trattando la patologia arteriosa e quella venosa: valutazione clinica e strumentale favoriscono diagnosi e corretto indirizzo terapeutico (medico e chirurgico) per garantire al paziente la continuità nel percorso di diagnosi e cura.

«L’ambulatorio di Chirurgia vascolare del Centro medico San Luca affronta tutti i problemi legati alla malattia vascolare trattando la patologia arteriosa e quella venosa: il paziente può avviare un percorso di diagnostica vascolare che, all’occorrenza, può essere completato in Humanitas Cellini per esami più complessi come angio TC e angiografia o, in ambito terapeutico, attraverso la chirurgia open o quella endovascolare». Con queste parole, il dottor Giuseppe Roda, chirurgo vascolare, riassume il funzionamento dell’ambulatorio di Chirurgia vascolare del Centro medico San Luca, anch’esso facente parte del servizio di Chirurgia vascolare di Humanitas Cellini diretto dal dottor Farhang Farsi. L’ambulatorio di Cascine Vica rappresenta un punto di partenza per un percorso completo in ambito diagnostico-terapeutico che porta alla totale presa in carico del paziente: «A quest’ultimo si garantiscono continuità e un riferimento medico costante nell’intero percorso che va dalla prima visita fino all’intervento e ai controlli post operatori – aggiunge il dottor Roda -. Ritengo molto importante che si stabilisca un rapporto di fiducia tra il medico e il paziente, messo al centro del percorso e seguito lungo tutto il percorso che dovrà affrontare».

Nell’ambulatorio del Centro medico San Luca il paziente viene prima sottoposto a un esame clinico completato dall’Ecodoppler, metodica indispensabile per un mappaggio dello stato di salute di arterie e di vene. «Con l’Ecodoppler è possibile valutare in maniera dettagliata i vari distretti: carotideo, aortico, femoro-popliteo e vasi distali, nonché, in ambito flebologico, lo studio del circolo venoso profondo e superficiale – prosegue il dottor Roda -. L’Ecodoppler, anche per merito dei progressi tecnologici che hanno portato a poter diporre di apparecchiature di alto livello, ha in gran parte sostituito la diagnostica tradizionale: oggi le indicazioni di trattamento chirurgico-endovascolare si basano sulle informazioni ricavate da un corretto e affidabile esame Ecodoppler».

«In ambito interventistico – continua il dottor Roda -, le odierne linee guida suggeriscono un approccio sempre più mininvasivo. Al paziente va proposto ciò che risulta più efficace e di minor impatto, condizione che ha portato la tecnica endovascolare a sostituire in gran parte la chirurgica tradizionale». È progressivamente accaduto per quanto riguarda la patologia aortica e carotidea: «Nella malattia aortica l’approccio chirurgico tradizionale è sicuramente un evento a elevato impatto sul paziente, vasculopatico e perciò alle prese con patologie concomitanti che accrescono il rischio operatorio – precisa il dottor Roda -. Con il trattamento endovascolare, l’intervento si esegue in anestesia locale, senza dover addormentare né intubare il paziente e limitando fortemente l’impatto chirurgico. Identico principio vale per la terapia carotidea». A volte, tuttavia, la scelta chirurgica rimane ancora l’unica via possibile: «Ciascun paziente viene inquadrato nella valutazione di un rischio operatorio ed è perciò valutato singolarmente: l’approccio operatorio è scelto in base alle caratteristiche e alla malattia del singolo paziente», puntualizza.

In Humanitas Cellini è inoltre presente un équipe che assiste il paziente in tutte le necessità legate alla patologia venosa (malattia della grande safena, malattia della piccola safena, varici extrasafeniche degli arti inferiori, varici del piede), in termini di prevenzione, diagnosi e trattamento. Le più recenti e innovative tecniche e procedure, in linea con la letteratura medica aggiornata e le linee guida internazionali, sono garanzia per una efficace cura delle malattie venose superficiali e profonde. Gli interventi condotti presso il Centro si avvalgono di moderne tecnologie (laser, radiofrequenza, cianoacrilato) al fine di assicurare trattamenti non invasivi, pressoché indolori, esteticamente non impattanti, eseguiti in anestesia locale. Il paziente può riprendere in breve tempo le proprie attività quotidiane e riacquisire la piena deambulazione a poche decine di minuti dal termine dell’intervento.