Il menarca, ossia l’arrivo della prima mestruazione, di solito si verifica tra i 10 e i 13 anni. Durante i primi anni è comune l’irregolarità del ciclo mestruale, pertanto questo sintomo non dovrebbe causare preoccupazioni eccessive; tuttavia, se l’irregolarità persiste o si manifesta anche negli anni successivi, è consigliabile consultare uno specialista.

Cosa fare se il ciclo è irregolare? Ne parliamo con la dottoressa Raffaella Enria, specialista in Ginecologia ed esperta di endometriosi di Humanitas Cellini e Humanitas Medical Care Lingotto.

Cos’è il ciclo mestruale?

Il ciclo mestruale è l’intervallo tra l’inizio della mestruazione e l’inizio della mestruazione successiva. La durata media del ciclo solitamente è di 28 giorni, con circa una settimana di flusso. Piccole variazioni nella durata non dovrebbero destare preoccupazione, poiché leggere irregolarità sono normali.

In generale, il ciclo mestruale tende a stabilizzarsi dopo circa 5 anni dal menarca.

Cosa si intende per ciclo mestruale irregolare?

Il ciclo mestruale viene considerato irregolare quandosi verificano una o più delle seguenti condizioni:

  • cicli ravvicinati con un intervallo inferiore a 24 giorni (polimenorrea);
  • cicli distanziati con intervallo superiore ai 35 giorni (oligomenorrea);
  • assenza di ciclo superiore a 90 giorni (amenorrea);
  • piccole perdite ematiche irregolari in sostituzione o aggiunta del flusso mestruale (spotting)
  • flusso troppo abbondante o prolungato.

Quali possono essere le cause del ciclo irregolare?

Le cause dell’irregolarità del ciclo mestruale possono essere di natura funzionale come:

  • stress
  • alterazioni ormonali (ad esempio legate alla tiroide)
  • cambiamenti significativi nel peso corporeo
  • uso di alcuni farmaci (antidepressivi, antipsicotici, terapie cortisoniche)

Altre cause che possono contribuire all’irregolarità sono definite anatomiche, e sono fibromi uterini e polipi endometriali e cervicali

Cosa fare per regolarizzare il ciclo?

In caso di irregolarità del ciclo mestruale, è consigliabile sottoporsi ad una visita ginecologica per escludere o confermare la presenza di eventuali patologie.

Una volta formulata una diagnosi, lo specialista indirizzerà verso il percorso di cura migliore mediante:

  • la correzione dello stile di vita e delle abitudini alimentari;
  • l’uso di integratori;
  • l’uso di farmaci specifici;
  • l’intervento su eventuali alterazioni anatomiche come polipi o fibromi.