La vena safena viene chiusa per sempre con una speciale “colla” in cinque minuti e senza dolore: «Anche il cianoacrilato fornisce eccellenti risultati in termini di efficacia dell’intervento, sicurezza e comfort», spiegano il dottor Giorgio Bitossi e il dottor Jean Daniel Rostan.

Utilizzando tecniche endovascolari sempre più moderne ed efficaci, il Centro di Chirurgia venosa di Humanitas Cellini si conferma tra i più importanti d’Italia per numero di interventi eseguiti: «È il caso del cianoacrilato, uno speciale adesivo che in appena cinque minuti e senza dolore chiude per sempre la vena safena, responsabile delle varici e delle relative complicanze», spiegano il dottor Giorgio Bitossi e il dottor Jean Daniel Rostan, responsabili del Centro. Senza tagli né cicatrici evidenti le vene varicose vengono chiuse con la colla: «Utilizziamo questa tecnica dal 2014 e, dagli oltre cento pazienti sottoposti a intervento, abbiamo ottenuto gli attesi risultati in termini di efficacia, sicurezza e comfort».

Il dottor Bitossi e il dottor Rostan sono perciò diventati un riferimento, a livello italiano ed europeo, per il training di altri specialisti nell’utilizzo del cianoacrilato, la più moderna ed efficace tra le nuove tecniche che negli ultimi anni hanno permesso di dire addio per sempre a tagli, suture e fastidi post operatori: «L’intervento dura appena cinque minuti, viene eseguito in modo del tutto indolore e senza necessità di anestesia locale – proseguono il dottor Bitossi e il dottor Rostan -. Oltre a essere sicura ed efficace come il laser, questa metodica offre al paziente un’immediata ripresa dell’attività che comprende anche la possibilità di ricominciare subito a guidare, fare sport e mantenere una regolare igiene personale». Tutte possibilità che rendono la “colla” particolarmente indicata e altrettanto richiesta da soggetti che praticano sport, anche ad alto livello agonistico.

La leadership nazionale del Centro di Chirurgia venosa di Humanitas Cellini per numero di interventi eseguiti con il cianoacrilato trova adeguato riscontro anche nel complesso delle tecniche endovascolari: «Il numero di vene safene trattate con l’utilizzo del laser endovenoso attraverso il metodo “Elves” si colloca per numeri di pazienti e tasso di successo tra i più importanti centri a livello italiano ed europeo», sottolineano ancora i due specialisti. Il percorso del paziente viene peraltro gestito in maniera completamente ambulatoriale, tanto da permettergli di riprendere le normali attività dopo pochi minuti dal termine dell’intervento e senza cicatrici evidenti.

Quella venosa è una patologia che risulta sempre molto diffusa nella popolazione adulta: riguarda quasi il 40 per cento di chi ha superato i 35 anni d’età e interessa un ultra 60enne su due. A essere più esposte sono le donne: «Il loro rischio di sviluppare una malattia venosa risulta tre volte maggiore di quello degli uominiconcludono il dottor Giorgio Bitossi e il dottor Jean Daniel Rostan -. Né le varici vanno considerate un semplice disturbo estetico: se trascurata, la patologia venosa diventa evolutiva e può peggiorare nel tempo, tanto da sviluppare gravi disturbi alle gambe e un conseguente peso sociale piuttosto importante».