Correre in estate è una pratica sportiva molto diffusa che vede un esercito di runner andare all’assalto di parchi e strade cittadine: dal dottor Luigi Milano, responsabile della Chirurgia del piede di Humanitas Cellini, consigli utili ed errori da evitare.

Correre in estate è uno dei segnali più evidenti dell’arrivo della bella stagione. Frotte di runner di ogni età e di ogni condizione fisica prendono d’assalto parchi e strade di città con un solo obiettivo: ritrovare o mantenere la forma attraverso l’esercizio fisico. Li aiutano le giornate più lunghe, il bel tempo e la grande dote della corsa: basta un’attrezzatura semplice, da usare in qualsiasi momento, soli o in compagnia. Tutto semplice, allora? «No, perché se praticata in modo non corretto e senza gli adeguati accorgimenti, anche la corsa può essere causa di problemi», risponde il dottor Luigi Milano, responsabile della Chirurgia del piede di Humanitas Cellini.

Dottor Milano, qual è la prima cosa che deve fare chi si avvicina al mondo del running?

«Su tutto e per tutti ci va un controllo medico utile a valutare la funzione cardiovascolare e respiratoria. Chi intende fare sul serio e punta a un’attività di corsa più intensa farà bene a rivolgersi anche a un ortopedico: per scongiurare la possibilità che eventuali situazioni morfologiche e funzionali o patologie già attive rendano controproducente questo tipo di attività».

Anche scarpe e abbigliamento vanno scelte con cura. Quali sono gli errori da evitare?

«Le scarpe sono fondamentali. Occorre adottare calzature specifiche per il running che assicurino stabilità nell’appoggio, adeguato comfort e, soprattutto, il giusto ammortizzamento dell’urto del piede a terra. Per compiere la scelta giusta è bene valutare il nostro peso, le distanze e il tipo di superficie che siamo abituati o intenzionati a percorrere e, su tutto, le caratteristiche del nostro piede, che può essere neutro, piatto o cavo. Affidarsi a personale qualificato è la strada migliore per fare la scelta giusta e non pagare dazio, soprattutto in termini di sovraccarico. Rispetto all’abbigliamento è invece bene vestirsi il meno possibile privilegiando materiali tecnici traspiranti e leggeri per favorire lo scambio di calore. Se si corre al sole non vanno dimenticati né gli occhiali scuri né la crema protettiva».

Correre in estate, sotto il sole, può essere pericoloso?

«E’ sempre meglio evitare le ore centrali della giornata concentrandosi sul mattino o sulla sera, dipende dalle caratteristiche di ciascuno di noi. Correre al mattino, prima di colazione o dopo una leggera colazione, è forse più salutare, ma correre la sera consente di smaltire lo stress della giornata».

E una volta in strada? Quanto correre? E come riscaldarsi?

«Che si corra per mantenersi in forma o per preparare una gara è necessario seguire una regola elementare; aumentare con gradualità i carichi di lavoro, magari alternando la corsa con altre attività sportive o momenti di riposo. Per i neofiti o per chi non calza le scarpe da running da molto tempo è opportuno alternare corsa e camminata veloce, così da non andare incontro a sforzi eccessivi e relativi infortuni Prima e dopo la corsa è comunque opportuno eseguire esercizi di allungamento muscolare, utili a prevenire le patologie muscolo-tendinee».

Esiste infine un modo corretto di correre?

«In teoria la corsa non un richiede un apprendimento specifico perché è un’attività naturale, tuttavia è anche un gesto tecnico correggibile e migliorabile al fine di evitare patologie indotte e migliorare le prestazioni. E’ perciò bene correre rilassati e in scioltezza, ponendo la massima attenzione alla fase di contatto del piede con il suolo: il modo migliore per atterrare minimizzando le conseguenze dei ripetuti microtraumi è quello praticato su tutta la pianta del piede, una situazione che vede il runner con il busto inclinato in avanti, pronto a immagazzinare l’energia ricevuta al momento dell’atterraggio e a trasformarla in propulsione per la fase successiva».