«Il comfort e la sicurezza sono requisiti fondamentali nello svolgimento degli esami», spiega il dottor Matteo Goss, chirurgo endoscopista di Humanitas Cellini. «È molto importante che il paziente non avverta né fastidio né dolore: ecco perché le nostre endoscopie avvengono in sedazione o in narcosi».

«È molto importante che il paziente non avverta né fastidio né dolore: per questo motivo, tutte le endoscopie eseguite in Humanitas Cellini avvengono in sedazione o in narcosi, un requisito fondamentale per rendere l’esame efficace nel massimo rispetto del comfort del paziente». Con queste parole il dottor Matteo Goss, chirurgo endoscopista di Humanitas Cellini presenta il servizio di Endoscopia della Clinica: «Circa il 70 per cento dei nostri esami riguarda le colonscopie, mentre il rimanente 30 per cento concerne le gastroscopie operative e diagnostiche – aggiunge il dottor Goss -. Tutti questi esami avvengono in sedazione e hanno la possibilità di essere tramutati in narcosi per via della presenza in Clinica degli anestesisti. Questa condizione elimina il fastidio per il paziente e garantisce altissime percentuali di successo in perfetta sintonia con le maggiori linee-guida internazionali».

Anche Humanitas Cellini utilizza peraltro Endox, il sistema computerizzato in grado di garantire l’acquisizione, l’elaborazione e l’archiviazione di immagini e filmati nonché la refertazione assistita per l’endoscopia: «Possiamo così dare particolare importanza alla visibilità del referto – continua il dottor Goss -: descrivere l’esame e i suoi tempi, l’apparecchiatura e i tipi di strumenti usati, gli operatori medici e infermieristici presenti e il tipo di procedura e farmaci utilizzati, la preparazione intestinale adottata. Al referto vengono inoltre aggiunte le fotografie che contribuiscono a conferirgli un linguaggio universale, leggibile da tutti in modo chiaro e univoco». Al momento dell’esame, grande attenzione viene altresì dedicata alle procedure di disinfezione: «Per quanto nell’endoscopia dello stomaco e del colon le percentuali di infezione siano più basse di quelle delle vie biliari, le nostre procedure sono molto rigorose e rivolte alla massima sicurezza», osserva il dottor Goss. Inoltre, le preparazioni utilizzate per gli esami sono a basso volume e permettono a quasi tutti i pazienti di accedervi senza problemi.

«Tra i pazienti di Humanitas Cellini – prosegue il dottor Goss – compaiono molte persone cardiopatiche o diabetiche, per le quali è necessaria qualche accortezza in più. Ma ci sono anche anziani con quadri di anemizzazione, persone con helicobapter o altre ancora con positività all’esame del sangue occulto nelle feci che eseguono la colonscopia per dirimere se il sanguinamento è dovuto alle emorroidi o alla presenza di un polipo o di lesioni pre cancerose. A tutti loro è estremamente importante garantire l’assenza di dolore: questa eviterà un brutto ricordo dell’esame e li porterà a ripresentarsi senza resistenze quando sarà opportuno ripeterlo».

Ma tra i pazienti figurano anche molti giovani: «Sono, in particolare, quelli che necessitano della ricerca della malattia celiachia attraverso una biopsia del piccolo intestino – conferma il dottor Goss -, ma anche 40/45enni con un tipico dolore toracico, spesso inviati dal cardiologo che ha già escluso patologie cardiovascolari e chiede al gastroenterologo endoscopista di vedere se esiste un problema di ernia iatale o di malattia del reflusso». Nel campo dell’endoscopia del tratto gastroenterico basso, quindi del colon, Humanitas Cellini si occupa di tutto il quadro delle malattie infiammatori intestinali e delle sempre più frequenti diarree croniche legate a virus influenzali o a terapie antibiotiche protratte anche in corso di procedure odontoiatriche complesse.

Il servizio di Humanitas Cellini conta infine su personale assistenziale sanitario formato ad hoc per l’Endoscopia: «Sa sempre cosa fare ed è a disposizione del paziente in ogni momento, dall’arrivo in Clinica fino alla sua dimissione – conclude il dottor Matteo Goss -. Senza dimenticare che ciascun paziente ha a disposizione una camera di degenza singola dove prepararsi prima e riposare dopo l’esame».