L’ambulatorio di Dietologia di Humanitas Cellini si prende cura di pazienti obesi, sovrappeso e con altri problemi legati all’alimentazione. È affidato alla dottoressa Daria Bongiovanni, dietista che sostiene la dieta chetogenica capace di favorire in tempi rapidi e in modo naturale un dimagrimento che dura nel tempo.

L’ambulatorio di Dietologia di Humanitas Cellini, affidato alla dottoressa Daria Bongiovanni, si prende cura dei pazienti con obesità, sovrappeso e altre situazioni connesse con l’alimentazione. «Troppo spesso la dieta è improvvisata, lasciata al “fai da te” o, addirittura, affidata a chi non ne ha la competenza. Si tratta invece di una vera e propria terapia, con tanto di controindicazioni che non vanno assolutamente ignorate: al dietista competono una diagnosi nutrizionale e una terapia alimentare che vanno a innestarsi sulla diagnosi clinica eseguita dal medico», sottolinea la dottoressa Bongiovanni, da anni attiva nello studio e nell’applicazione dei processi legati alla nutrizione in stretta collaborazione con l’Endocrinologia dell’Ospedale Humanitas Gradenigo diretta dal professor Fabio Orlandi.

«Occorre innanzitutto far capire al paziente che quella di obesità non è una semplice condizione fisica: si tratta invece di una condizione patologica che va affrontata con serietà e competenza rispettando le caratteristiche del singolo paziente – sottolinea la dottoressa Bongiovanni -. Nel mio ambulatorio non si utilizzano terapie farmacologiche, ma il paziente viene seguito attraverso specifici programmi nutrizionali e terapie personalizzate per la cura del peso». In ossequio a questo principio, la dottoressa Bongiovanni ricorre con frequenza alla dieta chetogenica: «Questo tipo di dieta favorisce la produzione di corpi chetonici – spiega -, vale a dire di quelle sostanze che l’organismo comincia a produrre in modo naturale quando si trova in condizioni particolari, per esempio quando il glucosio scende al di sotto una certa soglia». I corpi chetonici rappresentano un super carburante per muscoli, cuore e cervello: «Permettono una liposuzione naturale che coincide con assenza di appetito e uno stato di benessere, condizioni molto efficaci per favorire una forte diminuzione nel peso del paziente», aggiunge la dottoressa Bongiovanni.

La dieta chetogenica è peraltro basata su forti evidenze scientifiche, tanto da essere stata validata nel 2015 dall’EFSA (European Food Safety Authority). È una dieta rigorosamente strutturata, adottata con grande successo a partire dagli anni ’90 al cospetto di obesità, sovrappeso e malattie metaboliche ma più di recente utilizzata anche in campo neurologico per combattere l’emicrania o sostenere terapie dirette ad alcune malattie degenerative (SLA, malattia di Parkinson, Alzheimer, autismo) e in campo oncologico come supporto alla radio e chemioterapia. «La dieta chetogenica si rivela così efficace in campo metabolico perché produce un dimagrimento selettivo che agisce sui grassi dell’organismo senza intaccare la massa magra – aggiunge la dottoressa Bongiovanni – e perché comporta l’assenza di fame e stanchezza grazie all’effetto anoressizzante ed euforizzante dei corpi chetonici». È di fatto una dieta a basso contenuto calorico che favorisce un dimagrimento rapido: «Si possono perdere anche dieci chili in un mese, l’80 per cento dei quali di soli grassi», puntualizza la dottoressa Bongiovanni.

Una dieta proteica che non fa “morire di fame” il paziente: «È basata prevalentemente su proteine e verdure e conta su corretti apporti proteici che la differenziano dalle diete iperproteiche non fondate su evidenze scientifiche – precisa la dottoressa Bongiovanni -. Ed è una terapia a tempo che può durare a seconda delle necessità da uno a oltre sei mesi, seguita dalla transizione volta a reintrodurre i carboidrati in modo progressivo e, infine, dal mantenimento». Nel corso della dieta si possono peraltro assumere anche i cosiddetti “meal replacements”, alimenti funzionali in monorazioni proteiche che seguono una rigorosa preparazione e risultano molto gustosi per il palato.

Raggiungere risultati rapidi e significativi che premiano lo sforzo e l’impegno profusi rappresenta uno dei punti di forza della dieta chetogenica: «Spesso il paziente arriva da me demotivato perché ha alle spalle numerosi tentativi di calo ponderale seguiti da fallimenti o risultati solo transitori – conclude la dottoressa Daria Bongiovanni -. I risultati pratici, come tornare ad allacciarsi le scarpe da soli e reindossare un abito di taglia più piccola o stare meglio col proprio corpo, raggiunti in breve tempo con la dieta chetogenica rappresentano invece passi importanti che aiutano la determinazione del paziente, migliorano la sua risposta alla terapia e lo stimolano a seguirla con ancora maggiore entusiasmo. Chi segue la dieta chetogenica cresce in autostima e manifesta la propria soddisfazione in ogni tappa del suo percorso terapeutico, atteggiamento che torna utile anche nelle successive fasi di transizione e mantenimento dei risultati raggiunti».