«Il punto di forza di questo esame è la sua capacità di offrire una valutazione complessiva della capacità funzionale del cuore, molto utile a tutte le età e per qualsiasi patologia», osserva il dottor Alessandro Di Liberti, cardiologo di Humanitas Cellini e Centro medico San Luca.

Problemi di cuore? Se ne fa carico il Centro medico San Luca di corso Francia 198/A (Rivoli), importante punto di riferimento per i pazienti che da anni si rivolgono ai suoi ambulatori di Cardiologia per visite ed esami. Al San Luca è possibile eseguire l’elettrocardiogramma, tutta la parte strumentale di ecocardiografia, l’Holter cardiaco e pressorio, le prove da sforzo su pedana mobile.

In particolare, il test da sforzo è un esame molto importante per il nostro cuore: risulta utile sia per portare alla luce cardiopatie ischemiche non note al paziente sia per eseguire diagnosi di dolori toracici dubbi. Per i pazienti con una cardiopatia ischemica già nota, il test da sforzo rappresenta invece un controllo periodico da eseguire almeno una volta l’anno e utile a verificare la situazione coronarica.

Come viene eseguito il test da sforzo? In presenza di un medico e di un infermiere, al paziente viene chiesto di camminare per alcuni minuti su una pedana mobile collegata a un monitor incaricato di registrare e posizionare su un tracciato le differenti velocità e pendenze affrontate. Il cardiologo può monitorare in tempo reale il cuore del paziente e intercettare quelle anomalie che non sempre la valutazione basale è in grado di cogliere. «Si tratta di un esame molto completo, fortemente richiesto anche dalla popolazione giovane che svolge attività sportiva. Il punto di forza di questo esame è la sua capacità di offrire una valutazione complessiva della capacità funzionale del cuore, molto utile a tutte le età e per qualsiasi patologia», osserva il dottor Alessandro Di Liberti, cardiologo di Humanitas Cellini e Centro medico San Luca.

Quando si parla di cuore viene spesso richiamato il concetto di prevenzione. Un’efficace strategia preventiva richiede di controllare il sangue (assetto lipidico e glicemico) e la pressione, tenere sotto costante osservazione tutti i fattori di rischio (a cominciare dal fumo) e, infine, sottoporsi a ecocardiografia quando si è in presenza di disturbi (palpitazioni, dubbia diagnosi di soffio al cuore o altro) in precedenza assenti.