Appuntamento promosso dall’Accademia di Medicina di Torino che vedrà la partecipazione della dottoressa Patrizia Presbitero, cardiologa di Humanitas Torino e sarà coordinato dalla dottoressa Teresa Cammarota. «Un’occasione per fare il punto sui tanti progressi registrati», spiega.

“Nuove frontiere nella medicina di genere”: è il titolo del prestigioso appuntamento promosso dall’Accademia di Medicina di Torino e in programma domenica 13 maggio, dalle ore 14 alle 17, all’interno della trentunesima edizione del Salone del Libro di Torino che si terrà anche quest’anno presso Lingotto Fiere.

Un’introduzione alla medicina di genere e una serie di cenni storici saranno curati in apertura dalla dottoressa Teresa Cammarota, primario emerito di radiologia della Città della salute e della scienza di Torino e vicepresidente dell’Accademia di Medicina di Torino. Sarà ancora la dottoressa Cammarota a coordinare gli interventi che animeranno il pomeriggio. Comincerà la dottoressa Patrizia Presbitero, senior consultant di Cardiologia interventistica di Humanitas Torino, che parlerà del cuore: “L’infarto colpisce solo l’uomo? Differenze di genere nella diagnosi e nel trattamento delle malattie cardiovascolari”. Dopo di lei toccherà alla professoressa Caterina Bucca, docente di Malattie dell’apparato respiratorio all’Università degli Studi di Torino, spiegare le differenze di genere nelle malattie respiratorie. Toccherà quindi alla dottoressa Enrica Ciccarelli, medico della Divisione di Endocrinologia e Malattie metaboliche dell’Ospedale Martini di Torino, soffermarsi sugli “Effetti degli inquinanti ambientali sulla fertilità: differenze di genere” e, infine, chiuderà la dottoressa Gabriella Tanturri, presidente della sezione Città metropolitana dell’AIDM (Associazione italiana donne medico), con un intervento dal titolo “Educare medici e pazienti alle differenze di genere in medicina: a che punto siamo in Piemonte?”.

«Si tratta di un’occasione molto importante per mettere in luce l’attività dell’Accademia di Medicina di Torino e per evidenziare i progressi compiuti in materia di medicina di genere anche attraverso il contributo delle tante donne medico che lavorano ogni giorno negli ospedali e nelle cliniche di tutta Italia», osserva ancora la dottoressa Cammarota. Del resto, il tema della medicina di genere continua a essere al centro dell’attenzione del dibattito medico-scientifico e l’attenzione che il Salone del Libro ha deciso di rivolgergli con uno spazio tanto importante ne rappresenta ulteriore prova.