Iniezioni intrarticolari all’inizio del processo artrosico possono risolvere il problema e, talvolta, scongiurare l’intervento chirurgico. Una procedura nuova e sicura che la Clinica Cellini ha visto riconosciuta dalla Banca del Sangue delle Molinette e autorizzata dalla Regione Piemonte.

 

Anche alla Clinica Cellini il gel piastrinico si sta rivelando sempre più uno strumento molto efficace, soprattutto in ortopedia, dove produce benefici immediati ai pazienti e, in alcuni casi, li porta persino a sospendere interventi chirurgici che parevano ormai inevitabili. Il gel viene ricavato dalle piastrine: prelevato, centrifugato e infuso secondo precisi protocolli scientifici che la Clinica Cellini ha visto riconosciuti dal Simt (Servizio immunotrasfusionale) della Città della Salute e della Scienza e autorizzati dalla Regione Piemonte. Laddove fino a ieri determinate patologie traumatiche e degenerative venivano curate solo con cortisone o acido ialuronico, oggi s’è imposto il gel piastrinico, utilizzato nel trattamento di muscoli, tendini e articolazioni lesionati.

Come conferma il dottor Alberto Nicodemo, chirurgo ortopedico dell’anca della Clinica Cellini: «Il gel piastrinico libera fattori di crescita, genera nuovi vasi sanguigni, ha un effetto antinfiammatorio e analgesico». Nel caso dell’anca, l’infiltrazione di siero piastrinico è un’applicazione chirurgica e ambulatoriale tra le più recenti: «Vi si ricorre all’inizio del processo d’artrosi con una serie di iniezioni intrarticolari – prosegue il dottor Nicodemo -. Si tratta di una procedura sicura che riduce il dolore e recupera la funzionalità». Una procedura che gli studi fin qui effettuati hanno peraltro dimostrato priva di effetti collaterali. Nel caso dell’anca il ricorso al gel piastrinico non cancella quello all’acido ialuronico: «Il gel piastrinico è usato anche in alcuni interventi di reimpianto protesico, quando è necessaria una maggiore integrazione con l’osso».

Anche il dottor Maurizio Forti, responsabile dell’Unità di chirurgia del ginocchio della Clinica Cellini, si affida all’uso del gel piastrinico: «Mi sento di dire che ha esiti superiori a quelli dell’acido ialuronico perché porta con sé una funzione biologica, mentre il secondo si limita a lubrificare». Alcuni pazienti hanno addirittura sospeso l’intervento programmato: «Più il danno è superficiale e più il trattamento piastrinico funziona – sottolinea il dottor Forti -. Le infiltrazioni articolari eseguite con il siero e la pratica chirurgica che ricorre al gel hanno indubbiamente prodotto giovamento al paziente, primo beneficiario dell’utilizzo di questo metodo nuovo e molto richiesto».