La mappatura dei nei è la principale procedura dermatologica utilizzata nella prevenzione e nella diagnosi precoce dei tumori della pelle, in particolare del melanoma.

La metodica più efficace prevede l’esame minuzioso dei nei attraverso il videodermatoscopio, un apposito microscopio che permette di visualizzare a schermo e memorizzare al computer le immagini ingrandite dei nei, così da confrontarle nel tempo.

I nostri nei, infatti, sono soggetti a cambiamenti che in una piccola percentuale di casi possono degenerare in condizioni patologiche.

Un metodo “fai da te” per identificare i nei “sospetti” è la regola ABCDE, che consiste nel tenere sotto controllo 5 aspetti fondamentali: A come asimmetria, B come bordi irregolari, C come colore non uniforme, D come diametro superiore ai 5 millimetri, E come evoluzione rapida (variazioni evidenti nel giro di poche settimane o mesi).

Proprio perché mutevoli, i nei dovrebbero essere oggetto di una mappatura dermatologica ogni 2-3 anni a partire dalla pubertà. Controlli più frequenti (1 volta l’anno o più, su indicazione dello specialista) sono fortemente consigliati a coloro che presentano i fattori di rischio per lo sviluppo del melanoma, il più aggressivo fra i tumori della cute:

  • Superficie del corpo caratterizzata da molti nei
  • Pelle molto chiara, classificabile come Fototipo 1 o 2
  • Presenza di melanoma in uno o più parenti di primo grado
  • Condizione di familiarità per tumori
  • Sovraesposizione solare e uso massiccio di lampade abbronzanti.

L’ultimo fattore elencato è l’unico su cui possiamo fare prevenzione e non va sottovalutato: studi recenti segnalano che il rischio di sviluppare il melanoma è 3 volte superiore alla media nei soggetti che hanno avuto scottature solari ricorrenti durante l’infanzia e l’adolescenza.