Sciatalgia: il dottor Carlo Alberto Benech, neurochirurgo e responsabile di Chirurgia Vertebrale III in Humanitas Cellini, ne ha parlato alla trasmissione “Tutta Salute” di Rai Tre.

 

«La sciatalgia è un sintomo: significa dolore al gluteo irradiato sulla superficie posteriore e laterale della coscia e della gamba. Spesso, ma non sempre, la sciatalgia è associata a un dolore lombare che interessa la parte inferiore della colonna vertebrale e che assume il nome di lombosciatalgia». Il dottor Carlo Alberto Benech, neurochirurgo e responsabile di Chirurgia Vertebrale III in Humanitas Cellini, è stato ospite in studio a “Tutta Salute”, la trasmissione di Rai Tre condotta da Michele Mirabella.

Quando si manifesta la sciatalgia?

«La sciatalgia può insorgere acutamente in seguito a uno sforzo oppure avere un esordio più graduale. Nella maggior parte dei casi è comunque dovuta alla compressione delle ultime radici nervose spinali da parte di una protrusione o di una vera e propria ernia del disco».

Quali sono i sintomi principali della sciatalgia?

«Il dolore è il primo sintomo. Ma ci possono anche essere il formicolio e zone di vera e propria insensibilità, mentre nelle fasi avanzate può presentarsi un deficit motorio con incapacità di flettere ed estendere il piede».

Quali invece le cause che favoriscono la sciatalgia?

«Nella stragrande maggioranza dei casi, la sciatalgia è causata da un’ernia del disco, cioè dal materiale discale che comprime la radice nervosa. In altre situazioni, la causa va invece ricercata in malattie neurologiche degenerative, malattie infiammatorie, infezioni o patologie tumorali».

Quando si parla di ernia del disco?

«Il disco intervertebrale è la struttura fibrocartilaginea posizionata tra una vertebra e l’altra come un cuscinetto ammortizzatore. È formato da due componenti: una interna, chiamata nucleo polposo e un’altra esterna, l’anulus fibroso, che contiene il primo. Si parla di ernia del disco quando una parte del nucleo polposo fuoriesce attraverso l’anello contenitivo, raggiunge il canale vertebrale e confligge con le strutture nervose determinando la sciatalgia».

Quali sono i fattori di rischio che favoriscono la sciatalgia?

«L’avanzare dell’età e la conseguente usura dei dischi intervertebrali favoriscono la sciatalgia. Ma anche essere sovrappeso, non fare sport o essere fumatori rappresentano importanti fattori di rischio».

Le terapie integrative e l’intervento chirurgico.

«Nel 90 per cento dei casi la lombosciatalgia guarisce spontaneamente dopo una terapia conservativa che prevede l’utilizzo di anti infiammatori e poi il ricorso a una terapia fisica riabilitativa. Sport correttivi e l’adozione di posture più corrette nella vita di tutti ii giorni possono risolvere il problema. Quando nessuna di queste misure funziona, si può prendere in considerazione l’ipotesi dell’operazione chirurgica: si tratta di interventi molto sicuri che consentono anche la dimissione del paziente nel giorno stesso dell’operazione e che restituiscono allo stesso la capacità di vivere normalmente».

Consigli utili per chi soffre di lombosciatalgia.

«Fare attività sportiva due o tre volte la settimana, nuoto in particolare perché permette di sviluppare i muscoli addominali, lombari e lo psoas senza caricare il rachide. Vanno bene anche aquagym, pilates e stretching. E poi assumere una postura corretta, controllare il peso, non fumare ed evitare sforzi eccessivi come sollevare pesi».

Rivedi la puntata di “Tutta Salute” con il dottor Carlo Alberto Benech su Rai Play.