Organizzato da Humanitas Cellini, si terrà in Clinica il 24 gennaio e il 21 febbraio: «Lo scompenso cardiaco rappresenta una delle più importanti cause di morbidità e mortalità della cardiologia – spiega la dottoressa Patrizia Presbitero – ed è indispensabile aggiornare continuamente sui nuovi trattamenti farmacologici e interventistici».
Lo scompenso cardiaco è il protagonista del corso rivolto a medici e infermieri che Humanitas Cellini ha organizzato per giovedì 24 gennaio e giovedì 21 febbraio presso la sede della Clinica, in via Benvenuto Cellini 5, a Torino.
«È noto come lo scompenso cardiaco sia oggi una delle più importanti cause di morbidità e mortalità della cardiologia ed è altrettanto vero che risulta in aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione nonché per via dei trattamenti interventistici che permettono di far fronte agli episodi acuti ma che, inevitabilmente, portano a un aumento dello scompenso cardiaco a distanza», spiega la dottoressa Patrizia Presbitero, responsabile della Cardiologia di Humanitas Cellini e responsabile scientifico del corso.
Si parla di scompenso cardiaco quando il muscolo cardiaco non riesce a pompare in modo corretto la quantità di sangue necessaria all’organismo: si tratta di una sindrome che dipende da un’alterazione funzionale e/o strutturale di uno o entrambi i ventricoli, di solito quello sinistro: vengono compromesse la funzione sistolica (quando il ventricolo si contrae per immettere sangue nell’organismo) o quella diastolica (quando il cuore si rilassa e si riempie di sangue), oppure entrambe in contemporanea.
«Rappresenta la più frequente causa di ricovero per malattia negli ospedali italiani – aggiunge la dottoressa Presbitero -. In anni recenti sono stati fatti grandi passi avanti per far fronte al problema dello scompenso cardiaco, sia nella diagnosi precoce che nel trattamento, ma è più che mai indispensabile aggiornare continuamente i cardiologi e i medici di famiglia sui nuovi trattamenti farmacologici e interventistici che vanno via via affinandosi».
La prima giornata del corso, in programma giovedì 24 gennaio, riguarda la diagnosi e il trattamento medico dello scompenso cardiaco soprattutto nella sua gestione ambulatoriale e in regime di day hospital: «Per permettere l’uso di farmaci oggi a nostra disposizione ma che richiedono particolari attenzioni nella loro somministrazione – sottolinea la dottoressa Presbitero -. Sarà perciò l’occasione per sottolineare l’importanza del rapporto tra ospedale e territorio». La seconda giornata, prevista invece giovedì 21 febbraio, si concentrerà maggiormente sulle metodiche interventistiche utilizzabili sia nell’affrontare i problemi valvolari sia nel gestire i problemi aritmici del paziente scompensato.
Per l’iscrizione al corso, che permette di ottenere 7 crediti ECM, occorre contattare la segreteria di Humanitas Cellini al numero telefonico: 011.30275233. Tra i relatori del corso, oltre alla dottoressa Presbitero, figurano il dottor Giancarlo Barberis, la dottoressa Carla Bernasconi, il professor Riccardo Cappato, il professor Fiorenzo Gaita, la dottoressa Paola Lusardi e il dottor Luigi Palumbo (cardiologi), il professor Piero Stratta (nefrologo), la dottoressa Rita Cantono (coordinatore infermieristico) e la dottoressa Maria Lecchi (medico di Medicina generale). Tra i moderatori, saranno presenti anche la dottoressa Concetta Boscaglia e il dottor Giorgio Diaferia (medici di Medicina generale) e il dottor Francesco Milone, responsabile della Cardiologia dell’Ospedale Humanitas Gradenigo.