Un team multidisciplinare e ultra-specialistico prenderà in carico il paziente offrendogli un percorso su misura che riguarda diagnosi, terapia e riabilitazione.

E’ attivo anche in Humanitas Cellini il nuovo Centro della Mano che coinvolge gli Ospedali Humanitas di Torino e il Centro medico San Luca di Rivoli e offre al paziente un percorso integrato di cura e riabilitazione affidato a un team multidisciplinare di specialisti della mano.

Con il nuovo Centro della Mano, il paziente avrà la possibilità di essere seguito da un’unica figura di riferimento. Dalla prima visita fino all’eventuale intervento e a tutti i controlli successivi, il paziente verrà sempre seguito dallo stesso specialista della mano, un’attenzione che sarà garanzia del percorso interamente dedicato e appositamente confezionato su di lui e sulle specifiche esigenze che lo riguardano.

Chirurghi, fisiatri, fisioterapisti, radiologi, neurofisiologi, dermatologi, reumatologi e anestesisti costituiscono la squadra del Centro della Mano: «Attraverso lo scambio di informazioni e l’analisi multidisciplinare dei casi clinici più complessi, affronteremo ogni giorno i problemi ai quali possono andare incontro le mani», argomenta il dottor Giorgio Pivato, responsabile della Chirurgia della mano di Humanitas Cellini e figura di riferimento del Centro della Mano.

«Ciascuna figura professionale metterà in campo le proprie competenze – prosegue il dottor Pivato -. Il delicato percorso che parte dalla diagnosi della patologia, passa attraverso l’adeguata terapia e si conclude con il trattamento riabilitativo, si pone come traguardo la guarigione del paziente e che quest’ultima arrivi nel più breve tempo possibile riducendo al minimo il periodo di inabilità e disagio». Uno scopo perseguibile anche in virtù della grande attenzione che Humanitas Cellini e le altre strutture coinvolte nel Centro della Mano garantiscono in termini di disponibilità di tecnologia e attrezzature sempre più performanti.

La nascita di un Centro esclusivamente dedicato alla mano è dettata anche dalla necessità di un ambito ultra-specialistico: l’estrema complessità della mano richiede approfondite conoscenze anatomiche e biomeccaniche perché al suo interno si concentra la contemporanea presenza di un numero impressionante di strutture anatomiche ben distinte tra loro: nervi, tendini, ossa, legamenti, vasi e muscoli.

Quali saranno i tratti caratteristici del nuovo Centro della Mano? «Chirurgico o conservativo, il gesto terapeutico verrà adeguato ai più alti standard qualitativi per garantire la miglior assistenza possibile. Pertanto l’intero percorso gestionale verrà confezionato come un abito di sartoria sul singolo paziente». Semplificare gli aspetti burocratici e rispettare la disponibilità di tempo saranno due passi del percorso, studiato anche con l’obiettivo di ridurre al minimo il disagio legato a un’alterazione dello stato di salute. Le situazioni che richiederanno trattamenti lunghi verranno gestite rispettando le singole esigenze del paziente allo scopo di permettere un ritorno alla normale vita quotidiana in tempi ridotti, sempre nel rispetto dei fisiologici tempi di riparazione delle singole strutture anatomiche interessate dalla malattia o dall’evento traumatico.