Che cos’è la risonanza magnetica del massiccio facciale?
La risonanza magnetica è un esame di diagnostica per immagini che permette di osservare il massiccio facciale e dunque i muscoli, le orbite, i seni paranasali, il naso e la bocca.
A cosa serve la risonanza magnetica del massiccio facciale?
L’indagine caratterizza le principali strutture anatomiche del massiccio facciale con grande dettaglio spaziale; consente pertanto di identificare la patologia dei seni paranasali e delle prime vie aere/digestive, in particolare delineando l’estensione locale della patologia, consentendo la migliore pianificazione chirurgica.
Come funziona la risonanza magnetica del massiccio facciale?
Il paziente viene fatto accomodare sul lettino, in posizione supina, con la testa appoggiata in un apposito supporto, e viene invitato a rimanere immobile per tutta la durata dell’esame.
Il lettino entra all’interno del macchinario, dove viene applicato un campo magnetico a elevata intensità. Gli atomi che costituiscono il corpo umano acquistano energia e si orientano in base al campo magnetico prodotto. Una volta disattivato il campo, gli atomi rilasciano l’energia ed emettono un segnale, per poi tornare al loro solito orientamento. Il segnale viene captato dal sistema, che procede poi all’elaborazione delle immagini.
L'esame può richiedere la somministrazione di un mezzo di contrasto.
La risonanza magnetica del massiccio facciale?
La risonanza magnetica è indolore e innocua.
Ci sono controindicazioni?
In genere la risonanza magnetica si esegue a digiuno.
I pazienti che portano pacemaker, dispositivi ad attivazione magnetica (elettrodi e neurostimolatori) e protesi, è bene che si confrontino con il proprio medico. I nuovi materiali che compongono questi dispositivi infatti sono spesso compatibili con la risonanza magnetica.
La risonanza magnetica è sconsigliata nei primi due mesi di gravidanza.