Addio a tagli, suture e fastidi post operatori: il Centro di Chirurgia venosa è leader in Italia nell’utilizzo della più moderna tra le tecniche endovascolari. È un intervento indolore che dura cinque minuti, chiude per sempre la vena safena e consente un’immediata ripresa dell’attività quotidiana.

Vene varicose addio: in appena cinque minuti e senza dolore. Merito della più moderna tra le tecniche endovascolari utilizzate dal Centro di Chirurgia venosa di Humanitas Cellini per mano : il cianoacrilato, una speciale “colla” che chiude per sempre la vena safena, responsabile delle varici e delle relative complicanze.

Il cianoacrilato rappresenta l’ultima frontiera tra le nuove tecniche che negli ultimi anni sono servite a dire addio per sempre a tagli, suture e fastidi post operatori. L’intervento dura appena cinque minuti, si svolge in modo del tutto indolore e senza necessità di anestesia locale. Oltre a essere sicuro ed efficace come il laser, questo metodo offre al paziente un’immediata ripresa dell’attività, comprese le possibilità di ricominciare subito a guidare, fare sport e mantenere una regolare igiene personale. Tutte ragioni che lo rendono particolarmente indicato e altrettanto richiesto da soggetti che praticano sport, anche ad alto livello agonistico.

Il Centro di Chirurgia venosa di Humanitas Cellini è oggi leader in Italia per numero di interventi eseguiti con il cianoacrilato. Una leadership ribadita anche nel complesso delle tecniche endovascolari: «Che possono trattare tutte le malattie della vena safena e che risultano perfettamente in asse con le nuove linee guida internazionali, votate nella direzione di interventi da eseguire in ambito ambulatoriale». L’elevato numero di interventi eseguiti con questa tecnica ha confermato quanto sancito dalla letteratura medica che di fatto equipara, per efficacia ed elevatissima percentuale di successo, la nuova tecnica a quella già riconosciuta del laser che gli specialisti praticano in Cellini da ormai sette anni. Si tratta di procedure che rispetto ai metodi tradizionali registrano maggiore percentuale di successo, ancora più elevata se eseguita da un team specializzato come il nostro che esegue circa 800 interventi l’anno.

Validate a livello internazionale e molto diffuse in Nord Europa e negli Stati Uniti, le tecniche endovascolari mettono il paziente in condizione di riprendere a camminare sulle proprie gambe appena mezzora dopo la fine dell’intervento. La patologia venosa risulta molto diffusa nella popolazione adulta, tanto da interessare quasi il 40 per cento di chi ha superato i 35 anni d’età e da riguardare un ultra 60enne su due. Le donne sono quelle più esposte. Il loro rischio di sviluppare una malattia venosa risulta tre volte maggiore di quello degli uomini. Ed è più che mai opportuno non considerare le varici un semplice disturbo estetico: Se trascurata, la patologia venosa diventa evolutiva e può peggiorare nel tempo, al punto da sviluppare gravi disturbi alle gambe e un relativo peso sociale da non trascurare.