Traumi, lesioni e artrosi possono causare al paziente dolore, limitazioni e persino invalidità: tecniche sempre più efficaci e tempi di recupero più rapidi assicurano risultati affidabili.

 

Anche le nostre spalle possono aver bisogno dell’intervento del chirurgo: traumi, lesioni o semplici artrosi possono concorrere a suggerire l’operazione in grado di ridurre il dolore e restituire funzionalità all’arto sofferente. Le patologie della spalla hanno un grave impatto sociale a causa delle implicazioni nell’ambito del lavoro, dello sport e, in generale, della qualità della vita. In tal senso la chirurgia della spalla offre una risposta efficace e in continua evoluzione. Il punto fondamentale rimane sempre quello della visita iniziale: l’esame obiettivo e l’analisi delle esigenze funzionali del paziente ci dicono come ci dovremo comportare. Occorre studiare caso per caso e focalizzarsi sull’esigenza di migliorare la qualità di vita del paziente».

La chirurgia della spalla s’è evoluta negli ultimi vent’anni. Alla vigilia dell’intervento i timori dei pazienti vertono soprattutto sulla lunghezza dei tempi di recupero, ma osservando percorsi di riabilitazione dettagliati ed efficaci e mantenendo un atteggiamento rilassato e consapevole, il decorso post-operatorio sarà ragionevolmente agevole.

Le lesioni dei tendini della spalla, in particolare la rottura della cuffia dei rotatori, vengono riparate in artroscopia. La cuffia dei rotatori è una struttura formata da quattro tendini che permette il movimento della spalla nelle varie direzioni. La lesione della cuffia dei rotatori, che avviene per cause degenerative o traumatiche, determina dolore e riduzione della forza dell’arto, penalizzando il riposo notturno e le attività usuali quali il lavoro e lo sport. La riparazione artroscopica si effettua attraverso piccole incisioni cutanee che consentono di esaminare la spalla mediante una telecamera e di ricostruire i tendini utilizzando strumenti di piccole dimensioni. Anche la lussazione della spalla può essere operata in artroscopia, anche se per questa patologia in alcuni casi è però indicata una tecnica chirurgica a cielo aperto.

Mentre i casi di chirurgia traumatologica contemplano l’utilizzo di protesi dedicate, l’artrosi della spalla può risultare molto invalidante e può essere trattata con l’impianto delle più moderne protesi. Esistono diversi tipi di protesi di spalla: gli impianti più conservativi consistono in protesi di superficie e protesi anatomiche che si utilizzano per sostituire le superfici articolari degenerate quando è ancora conservata l’integrità e l’efficienza delle strutture tendinee. Nei pazienti in cui la funzionalità dei tendini non è più presente si utilizza invece un impianto definito protesi inversa «che normalmente consente il controllo del dolore e un buon recupero funzionale anche nelle persone anziane».