L’ambulatorio di Reumatologia è diretto dal dottor Paolo Clerico e si avvale della collaborazione di ortopedico e fisiatra (per le patologie artritiche), nefrologo, pneumologo, cardiologo, dermatologo e neurologo (per le patologie a prevalente impegno viscerale). «Nelle patologie articolari resta di grande attualità l’importanza della diagnosi precoce», afferma il dottor Clerico.

«L’approccio interdisciplinare è fondamentale in tutte le patologie reumatiche: il reumatologo è lo specialista di riferimento, ma le competenze necessarie dipendono dal tipo di patologia trattata». Con queste parole, il dottor Paolo Clerico sintetizza l’attività dell’ambulatorio di Reumatologia di Humanitas Cellini: «Di fronte a patologie artritiche – prosegue -, il reumatologo viene affiancato dall’ortopedico e dal fisiatra. In caso di patologie a prevalente impegno viscerale come le connettiviti, il reumatologo lavora assieme ad altri specialisti sul versante internistico come il nefrologo, lo pneumologo, il cardiologo, il dermatologo o il neurologo».

Il dottor Paolo Clerico, specialista in Reumatologia e in Ortopedia e traumatologia, già responsabile del Centro di Artrite reumatoide dell’ospedale Cto di Torino, è il responsabile dell’ambulatorio di Reumatologia di Humanitas Cellini, nato con l’obiettivo di integrare sul versante reumatologico le competenze della componente ortopedica della Clinica e che vede il dottor Clerico a disposizione anche per le visite specialistiche collocate all’interno del percorso di cura complessivo del paziente.

Le patologie articolari risultano assai più frequenti di quelle connettivitiche: i piemontesi che sono affetti da patologie artritiche ammontano a circa 50mila. La diagnosi precoce rimane di fondamentale importanza per tutti loro: «È in presenza di sintomi quali dolori articolari persistenti con prolungata rigidità al mattino – aggiunge il dottor Clerico – che è necessario agire per tempo, rivolgendosi al reumatologo già nelle prime fasi della malattia per prevenire il danno articolare e l’evoluzione della malattia».

«Chi ha un problema articolare – continua il dottor Clerico – può necessitare di terapie mediche, chirurgiche o riabilitative e spesso, nel decorso della malattia, può avere bisogno di rivolgersi a più specialisti». Tuttavia, le competenze di reumatologo, ortopedico e fisiatra sono molto diverse e sul versante terapeutico possono portare a pareri parzialmente discordanti: «Ecco perché un approccio interdisciplinare può accelerare i tempi della diagnosi e ottimizzare le scelte terapeutiche», osserva il dottor Clerico.

Da anni, l’impegno del dottor Clerico è orientato alle patologie articolari e in particolare all’artrite reumatoide, malattia infiammatoria cronica sistemica che colpisce le articolazioni e che interessa circa l’uno per cento della popolazione. È una malattia sociale dai costi elevati che colpisce persone giovani, soprattutto donne, causando una progressiva disabilità che registra ripercussioni sulla vita personale e lavorativa. «Se negli anni ’80 un paziente su tre doveva essere operato – conclude il dottor Paolo Clerico -, oggi l’intervento coinvolge un paziente su dieci: merito delle terapie moderne con farmaci biotecnologici basati soprattutto su anticorpi monoclonali che agiscono in modo molto selettivo».