La spalla dolorosa ha cause differenti e richiede trattamenti diversi a seconda dell’età del paziente.

La spalla dolorosa interessa almeno un anziano su quattro ma spesso colpisce anche chi ha meno di 45 anni e costituisce in ogni caso un elevato livello di disabilità, capace di presentare nel 50 per cento dei casi dolore e limitazione funzionale anche dopo sei mesi. Si tratta di un problema che riguarda una fascia piuttosto ampia della popolazione e che richiede trattamenti adeguati da specialisti esperti.

Quali sono le cause del dolore alla spalla?

Possono essere dovute a una motivazione esterna, legata all’apparato cardiovascolare, polmonare, gastroenterico o del rachide cervicale o, nella maggior parte dei casi, essere intrinsecamente legate alla spalla stessa. Tra queste ultime figurano le cause extra-articolari, patologie che interessano perlopiù lo spazio subacromiale e le cause intra-articolari, patologie che interessano strutture capsulo legamentose, degenerative e infiammatorie della cartilagine. Infine, la patologia oncologica che rappresenta una bassa incidenza e prevalenza.

Cosa succede al paziente giovane con spalla dolorosa?

In un paziente di meno di 45 anni con spalla dolorosa la patologia più rappresentata è l’instabilità articolare. Può essere dovuta a iperlassità articolare o a lesioni traumatiche del cercine, della capsula e dei legamenti. E’ consigliata una diagnosi d’immagine con radiografia di spalla, Artro-Risonanza magnetica con mezzo di contrasto e TC con studio tridimensionale e comparativo. Il trattamento chirurgico è elettivo: vengono utilizzate tecniche di stabilizzazione artroscopica o a cielo aperto.

E il paziente che ha invece più di 45 anni?

Lamenta frequenti lesioni della cuffia dei rotatori, una delle quattro situazioni maggiormente legate alla spalla dolorosa. Le altre sono le tendiniti calcifiche, la capsulite adesiva e altre patologie che interessano il capo lungo del bicipite, l’articolazione acromioclaveare.

Cosa succede al paziente alle prese con la lesione della cuffia dei rotatori?

Tipicamente, il paziente con una lesione della cuffia dei rotatori presenta una limitazione in alcuni semplici movimenti come pettinarsi o allacciarsi il reggiseno. In più, lamenta un dolore alla spalla che spesso si accentua di notte e ne danneggia il sonno. La rottura parziale o a tutto spessore dei tendini della cuffia dei rotatori, più frequentemente del tendine sovraspinato, avviene sempre su base degenerativa, primariamente o secondariamente ad attrito sub-acromiale. In alcuni casi la rottura del sovraspinato può anche essere di origine traumatica.

E il paziente anziano?

Per chi ha più di 65 anni, la patologia più frequente è degenerativa ed è l’artrosi gleno-omerale. Può essere secondaria a rottura inveterata della cuffia dei rotatori o a instabilità non trattata, il trattamento chirurgico comporta la sostituzione con protesi di spalla.

Qualunque sia l’età del paziente va sempre sottolineata l’importanza della visita iniziale. Perché?

La visita iniziale è molto importante perché permette al chirurgo di formulare un’accurata ipotesi diagnostica, spesso confortata dagli esami che in Humanitas Cellini vengono sempre eseguiti con grande accuratezza. E’ bene sottolineare come solo una piccola parte di questi casi richieda un’operazione e che la chirurgia della spalla s’è molto evoluta negli ultimi vent’anni. Prima dell’intervento i pazienti si preoccupano in modo particolare della lunghezza dei tempi di recupero, ma seguendo percorsi di riabilitazione dettagliati e mantenendo un atteggiamento consapevole, il decorso post-operatorio potrà risultare nel suo complesso agevole.